EUTANASIA DELLA DEMOCRAZIA
LA DEMOCRAZIA, VECCHIA E SFINITA, HA SCELTO TRUMP COME ESECUTORE DELLA SUA DIPARTITA
Letti tutti assieme, le dichiarazioni e i messaggi di Donald Trump sono più terrificanti dei suoi bombardieri. Non esiste logica leggibile, se non la vanteria come sola idea guida: io qui,
io là, io su, io giù. Il resto è totalmente sconnesso non solamente dalla realtà, ma perfino dal se stesso di pochi minuti prima-
Si va dal pacifismo immotivato al bellicismo forsennato, dalla minaccia ultimativa alla pacca affettuosa, si invoca Dio e si evoca la distruzione, si benedice e si maledice, si proclama la pace e si muove guerra, Paesi e Nazioni, spesso nominati alla rinfusa, come una comitiva di nomi non del tutto familiari, sono amici o nemici a seconda dell’ultima scrollata di cellulare.
Niente, nessun concetto, nessun sentimento, nessun giudizio lega le cose tra di loro, cerca di spiegarle e di ordinarle, nessun disegno, nessun obiettivo sortisce dalle parole di Trump: se non la venerazione inesausta di se stesso e l’idea delirante di un’America onnipotente e onnipresente, come un supereroe della Marvel: e tutto il resto è noia.
Un pazzo, si direbbe, non fosse che questa pazzia è l’espressione ultima (speriamo non esiziale) della democrazia e del favore popolare. Trump non come nemico della democrazia, ma come sua espressione finale: ci si pensa raramente ma forse ci si sbaglia. L’ipotesi è che la democrazia, vecchia e sfinita, lo abbia scelto come esecutore della sua eutanasia. E quello che verrà dopo sarà tutta un’altra storia.
(da repubblica.it)
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