GABRIELLA SIMONI, TALENTO E SANGUE FREDDO DELL’INVIATA DI GUERRA
PAURA AL CAIRO PER LA GIORNALISTA: ALLE 10.45 “SONO IN UNA SITUAZIONE COMPLICTA, VI RICHIAMO”… NEL POMERIGGIO: “STO BENE, SIAMO STATI LIBERATI”
«Tutto bene, siamo stati liberati». Al telefono è stata personalmente Gabriella Simoni ad avvisare e rassicurare la sua redazione.
E nel tardo pomeriggio si è collegata con Studio Aperto, raccontando parte della brutta avventura nella quale è rimasta coinvolta assieme ad altri tre giornalisti italiani, il suo cameraman Arturo Scotti, l’inviata Rai Maria Gianniti e il suo tecnico.
A fermarli sarebbero state le forze di sicurezza egiziane.
IL RACCONTO
«C’è stata un’aggressione mentre stavano lavorando intorno alla moschea di Ramses quella in cui erano stati circondati e assediati alcuni manifestanti per tutta la notte – ha raccontato la giornalista- stavamo lavorando assieme ad altri colleghi e c’è stata un’aggressione nei nostri confronti. C’è stato un attacco degli anti-Morsi, erano arrabbiatissimi con al Jazeera, quando viene pronunciato il nome si scatena l’inferno. Per fortuna il traduttore di quella zona è riuscito a portarci in salvo e poi è intervenuto l’esercito perchè nel frattempo quella piazza in qualche modo era di nuovo al centro degli scontri».
E ancora: «Siamo stati quindi bendati e portati in un luogo segreto dove hanno controllato tutto: i documenti, le dichiarazioni che abbiamo fatto, i telefoni, il materiale che avevamo girato».
L’ANGOSCIA
«Sono state ore di angoscia – prosegue la Simoni- il momento più difficile è stato proprio quando mi hanno bendata e portata via e poi c’è l’agoscia nel non riuscire a comunicare con i tuoi cari, perchè sai perfettamente che in quel momento sono in ansia per te».
Ad anticipare l’imminente liberazione era stato il direttore del Tg4 e Studio Aperto Giovanni Toti.
«Per quello che siamo riusciti a ricostruire – aveva raccontato- pare che i giornalisti italiani fermati dalle forze di sicurezza egiziane siano quattro. Sono notizie che ci arrivano da fonti del ministero degli Esteri e di Palazzo Chigi in contatto con il Cairo, perchè noi non abbiamo ancora avuto alcun contatto diretto con Simoni. Il suo cellulare risultava ancora spento».
LA REDAZIONE
L’ultimo contatto della Simoni con la sua redazione questa mattina alle 10,45.
«Sono in una situazione complicata ma sto bene, più tardi vi chiamo» aveva detto al suo direttore.
Quindi un altro messaggio inviato al marito e poi nulla.
Da quel momento si erano perse le sue tracce. Saltati tutti i servizi in preparazione per le varie edizioni dei telegiornali dell’ora di pranzo e grande apprensione nella redazione che per cautela ha evitato di mettere in onda le immagini inviate nei giorni scorsi dalla Simoni e dalla sua troupe.
OTTIMISMO
La Farnesina si è subito attivata per seguire l’evolversi della situazione. E col ministero degli esteri è rimasto costantemente in contatto il direttore del Tg4 e di Studio Aperto Giovanni Toti.
«Siamo cautamente ottimisti» aveva dichiarato nel primo pomeriggio, confidando nella grande esperienza di Gabriella Simoni che è gia stata in prima linea e in passato ha affrontato momenti difficili in altre zone calde del mondo.
(da “il Corriere della Sera”)
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