GENOVA: “CHI NON VUOLE I PROFUGHI NON RAPPRESENTA MULTEDO”, SI ORGANIZZA IL FRONTE DELL’ACCOGLIENZA
LA SOLITA PROVOCAZIONE DELL’ASSESSORE LEGHISTA: “CHI CHIEDE L’ELEMOSINA LO PRENDO A CALCI NEL SEDERE” SCATENA NUOVE POLEMICHE… LA MERITORIA AZIONE DEL COMITATO ACCOGLIENZA MIGRANTI DI MULTEDO
«Il primo che chiede l’elemosina lo prendo a calci nel sedere», ha detto ieri l’assessore Stefano Garassino nel concitato incontro con gli abitanti di Multedo.
Poi ha spiegato che si trattava di un modo provocatorio per far capire all’opera Migrantes che i profughi vanno controllati anche all’esterno delle strutture in cui sono (anzi, forse saranno) ospitati.
Ma una frase del genere, pronunciata tra l’altro a distanza di poche ore dall’annuncio di voler tassare chi ospita i migranti, non poteva passare sotto silenzio.
E infatti, dopo le proteste immediate del candidato sindaco perdente Gianni Crivello e della capogruppo Pd in Comune, Cristina Lodi, le critiche non sono mancate.
Sui social network sta avendo molto successo un lungo post del consigliere di Municipio Medio-Ponente del Pd Andrea Viari, che tra l’altro dice: «Oltre ai proclami dal retrogusto di “me ne frego” o le ronde da bullo scolastico (che in quanto tale, non affronta mai i problemi per risolverli, ma si circonda di persone pronte a difenderlo con la violenza in caso la baldanza venga meno), vorrei essere informato sulle soluzioni che l’assessore Garassino propone, se esistono. Perchè fare la voce grossa mentre le situazioni difficili te le gestisce la curia sotto il naso, non solo non è credibile politicamente, ma è anche segno di grande debolezza amministrativa».
«Quello che preoccupa – sostiene invece Aleksandra Matikj, presidente del Comitato per i migranti – è che lui dovrebbe rappresentare la sicurezza per tutti, anche per noi migranti a Genova e ieri ha fallito con una riflessione molto aggressiva e violenta nei confronti di chi estremamente indifeso e vulnerabile, rendendosi protagonista di una bassezza culturale ed umana più unica che rara. È incredibile che, nell’anno 2017, si possano sentire le parole tanto scadenti e vergognose rivolte a chi ha già perso tutto nella propria vita e che anzichè essere umiliato pubblicamente da un assessore, avrebbe bisogno di atti di solidarietà e di soccorso».
«Chi non vuole i profughi non rappresenta Multedo»
A Multedo non ci sono solo abitanti che non vogliono i migranti, ma da qualche giorno è sorto un altro Comitato, che ha scelto di chiamarsi “accoglienza migranti Multedo” e ha aperto una pagina Facebook.
Scrive Roberto, che fa parte di questo Comitato: «Il progetto di accoglienza a Multedo, riservata per cominciare, a 25 profughi sarebbe un buon punto di partenza e contribuirebbe a dissipare l’immotivato clima di paura e rifiuto che si è diffuso nel quartiere e sul cui fuoco gli intolleranti hanno soffiato e soffiano a pieni polmoni. Purtroppo, come si legge sul Secolo XIX di stamattina, il Comitato contro i migranti sembra essersi arroccato su posizioni di chiusura. Questo comitato però non rappresenta i cittadini di Multedo, molti dei quali sono favorevoli al progetto di integrazione. Ci chiamano e si interessano al lavoro del Comitato accoglienza migranti Multedo. A Sampierdarena, stamattina, alcuni cittadini che hanno visto la mia foto su Repubblica mi hanno salutato con una pacca sulla spalla mentre prendevo un caffè al bar. “Complimenti,” mi hanno detto, a te e al Comitato accoglienza. “Siete la Genova in cui ci riconosciamo”. Sono segnali che mostrano come tolleranza e solidarietà non abbiano abbandonato la nostra città . Bisogna continuare a seminare questa semente, cercando di non cadere nelle provocazioni dei paladini dalla paura e della discriminazione».
(da “il Secolo XIX”)
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