GIORGIA ADESSO È TENTATA DALLA SFIDA SUL PALCO DI CASA: NON VUOLE APPARIRE IN FUGA
MELONI SPIAZZATA DAL SI’ AL CONFRONTO DI ELLY SCHLEIN, PENSAVA AVREBBE DECLINATO L’INVITO… LA SFIDA DI ELLY CHE NON TEME DI GIOCARE LA PARTITA NELLA TANA DEL NEMICO

Non esclude di accettare. Di più: è tentata, fortemente tentata di presentarsi sul palco e affrontare il duello con Elly Schlein. Premessa: Giorgia Meloni non aveva previsto la mossa della leader dem. Come lei, i vertici meloniani: nessuno aveva ipotizzato che la segretaria del Pd potesse dire sì all’invito. Anno
dopo anno, aveva sempre declinato.
Stavolta è diverso, a sorpresa. Ecco perché, a caldo, la presidente del Consiglio tentenna, ci pensa, valuta costi e benefici.
Non ufficializza un’apertura, ma non si tira neanche fuori dal possibile confronto pubblico ad Atreju. Valuta le conseguenze di un passaggio che si trasformerebbe in un avvenimento politico. Di più: inizia a pensarci ed è addirittura orientata a dirsi disponibile. E insomma: dovesse decidere domani, probabilmente salirebbe su quel palco.
A sera, parla Giovanni Donzelli. Il responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia rimanda sostanzialmente la palla nel campo avversario.
Da collocare eventualmente in una delle giornate centrali della festa, mentre di solito a Meloni è riservata la chiusura di Atreju.
Un passaggio che diventerebbe impegno da gestire, per la premier, ben consapevole che a dicembre esistono almeno tre appuntamenti internazionali: una visita in Bahrein, un incontro tra leader sui migranti a Bruxelles il 10 dicembre, il Consiglio europeo del 18-19 dicembre. Fatiche a cui aggiungere quella per prepararsi al meglio per la resa dei conti con la leader dell’opposizione, che attirerebbe l’attenzione dei media.
E poi, nella riflessione meloniana pesa un elemento pre-politico: per indole, la premier fatica a mostrarsi in ritirata, soprattutto se
sfidata pubblicamente. Le peserebbe dunque farlo, questo raccontano i suoi da Palazzo Chigi.
È anche vero – ed è una regola aurea di molte campagne elettorali – che chi si trova in una posizione di forza ha meno interesse a mettersi in gioco, mentre chi deve inseguire di solito spinge per organizzare questo tipo di confronti. E dunque, la dem preme per salire su quel palco. Certo, in questo caso non ci sono elezioni in vista, ma è evidente che un faccia a faccia segnerebbe l’avvio del lungo duello che condurrà fino alle prossime politiche del 2027.
Schlein ha interesse a polarizzare lo scontro, nessuno dei suoi fedelissimi lo nega. Decide di accettare l’invito dopo essersi confrontata con chi si fida. È consapevole, per dirla con una formula circolata nelle ultime ore, «che un gol in trasferta vale doppio»: non è detto che vinca, potrebbe addirittura perdere, ma a meno di clamorosi inciampi trarrebbe forza dal mostrarsi nella tana del nemico (politico). Per di più di fronte a un pubblico ostile, circostanza che di norma legittima una leadership.
(da agenzie)
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