GLI SPRECHI DELLA CASTA
SOPPRESSO E SFRATTATO L’ALTO COMMISSARIATO ANTICORRUZIONE, NELL’ANTICO PALAZZO OTTOBONI ORA SI INSEDIA IL MINISTERO DELLA SEMPLIFICAZIONE… TRE PIANI E OLTRE CENTO STANZE A UN MILIONE DI EURO DI AFFITTO L’ANNO … AL PRIMO PIANO CALDEROLI GIOCA A RIDURRE GLI ENTI, AL SECONDO BALOCCHI TIRA SU I NUMERI DEL BINGO … DALLA CASTA ARISTOCRATICA AGLI SPRECHI PADANI
A pochi metri il caffè Ciampini, tra i preferiti dai nostri parlamentari e dai personaggi dello spettacolo, poco più in là una profumeria per signore della buona borghesia capitolina e di importazione, nei pressi la famosa via del Corso… siamo a Roma, in piazza San Lorenzo in Lucina al numero 4, per raccontarvi una storia tutta italiana, pardon padana, delle contraddizioni e degli sprechi della Casta.
In questo stupendo palazzo ottocentesco, Palazzo Ottoboni, di aristocratica casata ( furono duchi di Fiano e espressero anche un pontefice, Pietro Ottoboni, salito al soglio pontificio nel 1689, col nome di Alessandro III) fino a poco tempo fa c’era la sede dell’Alto Commissariato anti-corruzione che dal settembre 2007 aveva fatto partire trenta indagini, elaborando per la prima volta in Italia, attraverso una mappa della corruzione, un piano nazionale per la legalità nella pubblica amministrazione. Il tutto con una riduzione del 60% del budget, sancita dal Governo Prodi. Escludendo che la soppressione dell’Ente possa essere dipesa da uno scarso funzionamento dell’ufficio, qualcuno ha ipotizzato che si potesse trattare di un ufficio scomodo ( tanto è vero che nessuno si era prestato a pubblicizzare il numero verde dell’Alto Commissariato). Ufficialmente l’abolizione dell’Ente sarebbe legato ai tagli alla spesa pubblica decisi dal ministro dell’Economia Tremonti.
In realtà , raccontano i dipendenti, autorevoli membri del Governo a cui chiedevano conto della soppressione, hanno detto di non saperne nulla, anzi erano quasi indignati. Erano bastati pochi minuti, in Consiglio dei Ministri, per Giulio Tremonti, ad ottenere il consenso sul testo del decreto legge, solo per ragioni di risparmio – avrebbe detto. Tali ragioni non sembrano molto convincenti in verità , se si considera che il personale statale sarà dirottato altrove e non si potrà quindi risparmiare su questa voce. Altrettanto dicasi per la modica cifra di affitto di un milione di euro che verrà presa in carico da un Ministero. Eh sì, perchè la voce che corre è che l’Alto Commissario sia stato sfrattato per fa posto a qualcun altro. In effetti, con una rapidità sospetta, è stato individuato il nuovo inquilino del Palazzo, il Ministero della Semplificazione del duo Calderoli – Balocchi. Corre sempre voce che qualcuno molto vicino allo staff del Ministro, qualcuno che conosce bene i meccanismi del Palazzo, possa aver pilotato la manovra unicamente per ottenere questo edificio e per aspirare a un posto magari da vicecapo di gabinetto o di capo dipartimento.
Il motivo della soppressione dell’Alto Commissariato contro la corruzione prende quindi una strada poco dignitosa: eliminato a causa del Palazzo troppo bello in cui si trovava la sede.
In pratica si sacrifica un Ente reale che dà le coordinate per la lotta alla corruzione negli Enti locali, compie indagini e pubblica i risultati, perchè qualcuno ha “interesse” ad appropriarsi del Palazzo Ottoboni .
A parte che a detta di molti il Ministero della Semplificazione è un contentino per Calderoli, vittima di Gheddafi, ( e per Balocchi che ha “bisogno” di avere “una carica” di copertura), a parte che a detta di molti sarebbe bastata una semplice Commissione per ridurre gli Enti inutili di cui da trent’anni si conoscono i nomi, senza bisogno del “duo di briscola”, una domanda sorge spontanea: per un lavoro che può giusto impegnare una piccola corte di portaborsette, che se ne fanno di 100 grandi stanze su tre piani, escluso il pian terreno? La megalomania ligure-bergamasca non ha limiti, se si deve pagare 1 milione di eurini l’anno di affitto per far giocare al primo piano Calderoli con le “figurine Padini” ( le persone normali usano le Panini, lui da padano le ha speciali) e al secondo Balocchi che gioca a estrarre i numeri del bingo.
Altro che tagli alle spese della Casta, per un Ministero inutile bastava convincere Alemanno a requisire due baracche in un campo rom e ci stavano tutti. Invece il contribuente paga due miliardi delle vecchie lire di affitto di un mega palazzo ( vedere foto che acompagna l’articolo) aristocratico , in pieno centro di Roma, a scapito di una attività anticorruzione, per censire degli Enti inutili i cui elenchi sono a disposizione da almeno 10 anni in numerose pubblicazioni.
Salvo leggere la dichiarazione di Calderoli ” Ho tagliato 7.000 leggi inutili”, dove poi però ammette ” tra quelle obsolete o già implicitamente abrogate” … E allora che cazzo hai abrogato, se erano leggi inapplicabili o già abrogate?
Il problema semmai è accorpare e rendere omogenee leggi vigenti che presentano norme in contraddizione o soggette a interpretazioni dubbie, ma qui ci vogliono giuristi, non pataccari , bastano 5 docenti con le palle, non 100 stanze da venditori di fumo.
L’unico realizzato sarà Balocchi che, approfittando della vicinanza della profumeria di cui abbiamo accennato all’inizio dell’articolo, pare abbia ordinato già una doppia freccia indicatrice. Con scritto “balocchi” ( freccia in alto, salire le scale) e con altra scritta “profumi” (freccia laterale per indicare il negozio)… Eh sì, Roma ladrona… la Lega non perdona.
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