I GOLPISTI GENOVESI DI FLI OFFRONO L’OCCASIONE A “IL GIORNALE†DI FARE IL TITOLO: “FINIANI TRA MONNEZZA E FALSI COMUNICATIâ€
ECCO CHI SPUTTANA FLI GENOVA: I “NUOVI GESTORI” DEL PARTITO HANNO PERMESSO LO SCOOP A “IL GIORNALE” …. IL COMUNICATO STAMPA TAROCCATO NON SFUGGE AI BERLUSCONES: TRE MESI DI LAVORO DELLA VECCHIA GESTIONE BUTTATI AL VENTO DAI PROFESSIONISTI DELLA POLITICA
Ora da Futuro e Libertà spuntano anche i comunicati taroccati.
Succede che per spiegare la posizione del partito finiano sui rifuti di Napoli che arriveranno in abbondanza nella discarica di Scarpino, dalla email del movimento arriva alla stampa un comunicato che riporta le dichiarazioni di Felice Airoldi sotto la dicitura di “responsabile ambiente Fli” a Genova.
Ma lo stesso Airoldi faceva parte di quel cartello di persone che tre giorni fa hanno rassegnato le dimissioni dal partito e hanno rimesso i loro incarichi insieme alla coordinatrice provinciale Rosella Oddone Olivari.
Il primo a stupirsi sembra essere il diretto interessato che è anche leader del Comitato per Scarpino: «In quel comunicato ci sono riflessioni mie, è vero. Sono le stesse comparse sulle pagine di un quotidiano, ma non mi sono mai sognato di stendere un comunicato per Fli perchè ho seguito la decisione della Olivari» chiarisce Airoldi spiegando che lui non aveva mai preso la tessera del partito e che la scelta di abbandonare il suo incarico era dovuta alla piena comprensione e solidarietà verso la ex coordinatrice provinciale: «Stava imbastendo un progetto ambizioso e facendo avvicinare al Fli giovani in gamba e c’è chi ha voluto tagliarle le gambe».
Il comunicato stampa a nome Felice Airoldi aveva messo in difficoltà la stessa Olivari che si era detta sorpresa: «Se nell’elenco dei dimissionari c’era il nome di Felice è perchè ha condiviso le nostre posizioni. Vedendo quel comunicato gli ho chiesto se aveva avuto ripensamenti ma lui è caduto dalle nuvole». Insomma era un falso.
Una guerra intestina in cui il leader del Comitato per Scarpino sembra essere finito nel mezzo, tra chi lo aveva coinvolto nel partito e dall’altra da chi, invece, vorrebbe dimostrare che la fuga da Fli è meno evidente di quello che si pensi.
Giuseppe Murolo, vice coordinatore regionale vicario dà un’altra lettura della vicenda: «Quel comunicato stampa è stato condiviso da Airoldi che è vivo e lotta con noi – spiega Murolo -. Non c’è nessuna interruzione dei rapporti con lui, tanto più che al momento non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione formale delle dimissioni di tutte quelle persone che avrebbero firmato il documento della Olivari».
Il fatto resta: chi ha scritto quel comunicato e quale è la posizione di Fli sui rifuti napoletani a Scarpino?
Federico Casabella
(da “Il Giornale”)
In merito alle dichiarazioni del vice coordinatore vicario di Fli, Giuseppe Murolo, è giusto precisare quanto segue:
1) Certo il “comunicato stampa è stato condiviso da Airoldi”: per forza, le dichiarazioni le aveva rese lui come portavoce del Comitato di Scarpino, ma non certo come responsabile Ambiente di Fli come qualcuno ha voluto far credere. Per il semplice motivo che Airoldi da quella carica si era dimesso.
2) La battuta che Airoldi “è vivo e lotta con noi” è sicuramente vera nella prima parte, non più nella seconda. Trattasi in fondo di slogan “veterocomunista”, un po’ da Avanguardia Operaia, espressione che Murolo ama rivolgere come accusa ad altri dirigenti di Fli tramite dichiarazione alla stampa.
3) Quanto al fatto che “non abbiamo ricevuto formale comunicazione delle dimissioni delle persone indicate in un elenco” si rassereni: sono state pubblicizzate a mezzo stampa e inviate alla direzione di Roma. Non riteniamo sia Murolo la persona adatta a parlare di rispetto della forma.
4) Ci stupiamo piuttosto che non sia intervenuto tempestivamente per impedire che Fli emanasse un comunicato stampa taroccato: se avesse dedicato a questa operazione di controllo la metà del tempo impiegato al telefono per cercare di convincere Airoldi a ritirare la sue dimissioni, peraltro senza riuscirci, avrebbe evitato che “il Giornale” potesse facilmente ridicolizzare la nuova gestione genovese di Futuro e Libertà
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