I RESPONSABILI VOGLIONO SEI POSTI DI GOVERNO: QUANDO CONTA IL “DISINTERESSE†NELLA COMPRAVENDITA PARLAMENTARE
PER GALAN IPOTESI ENEL PER LIBERARE L’AGRICOLTURA… IL PARTITO DEI VENDUTI BATTE CASSA: VUOLE UN MINISTERO E ALMENO CINQUE SOTTOSEGRETARI, MA GIA’ LITIGANO TRA DI LORO…LA LEGA ARRAFFA E PONE VETI AGLI ALTRI…E I CACASOTTO SPRECANO 350 MILIONI PER NON UNIRE I REFERENDUM ALLE AMMINISTRATIVE
Saverio Romano se l`è lasciato opportunamente sfuggire, ieri: «Mi aspetto oltre al ministero, cinque posti da sottosegretari, ma l`ultima parola spetta a Berlusconi».
Un modo per tenere il fiato sul collo del premier e del governo sul rimpasto.
Il responsabile” Romano fa due conti: «In questo momento i sottosegretari sono 50, un numero mai visto nella storia repubblicana; secondo me ragionevolmente 70 è un numero corretto. Fli ha lasciato posti liberi, al momento il governo ha 10 posti vacanti».
Comunque, è ancora tutto nel caos, pri-ma che i tasselli vadano a posto e vengano accontentati i desideri.
Berlusconi tergiversa e da Helsinki dice: «Non credo che il rimpasto sia così prossimo».
Ma in molti nel Pdl scommettono che la prossima settimana saranno nominatii due ministri e i tre “vice”; solo dopo, con una leggina da hoc, rimpolpati i sottosegretari.
E sempre sull`Agricoltura il braccio di ferro.
Romano ci spera, la Lega vuole il ministero per sè come fu ai tempi di Zaia (e pone il veto sulla richiesta “sudista”); Galan, l`attuale ministro, non vuole mollare. A meno che – ha detto a Berlusconi – non gli affidino l`Enel.
Rimpasto di governo e nomine ai vertici delle aziende di Stato appaiono sempre più intrecciati.
I Beni culturali, lasciati vacanti dal dimissionario Sandro Bondi, sono l`altra casella importante per la quale vengono indicati sia Galan che Bonaiuti.
In pole per i vice ministeri ci sono Calearo e la Bernini che però è ostacolata da La Russa e da Gasparri.
In attesa di chiudere questo conto, per il governo c`è da affrontare anche la questione dell`election day.
Il ministro dell`Interno, Roberto Maroni e tutto l`esecutivo rischiano di essere denunciati alla Corte dei Conti.
“Italia dei valori” sta preparando l`esposto.
Antonio Di Pietro sul suo blog ribadisce le cifre fatte (e contestate dal responsabile del Viminale), e cioè uno spreco di 300 milioni di euro per non avere accorpato le amministrative (il 15 e 16 maggio, e ballottaggio il 29 e 30 maggio) e i referendum contro il legittimo impedimento, sull`acqua e sul nucleare.
Il Viminale conferma che il decreto ormai c`è; che mai un turno delle amministrative è stato unito alla consultazione referendaria, il cui primo obiettivo è quello di raggiungere il quorum.
Il Pd presenterà una mozione alla Camera per chiedere l`electron day.
Ma prima che politiche, le contestazio-ni arrivano dai funzionari di polizia.
L`associazione dei funzionari di polizia denuncia la mancanza di 200 milioni di euro nel biennio 2011-2012 per garantire gli adeguamenti Istat, gli scatti di anzianità , gli avanzamenti di carriera ..
Una situazione al collasso.
Fa anche un esempio particolarmente toccante: i familiari di Massimo Ranzani, il giovane capitano caduto in Afghanistan, non potranno vedere riconosciuta economicamente la promozione che Massimo si è conquistato con la vita, perchè mancano i fondi.
Massimo Donadi, il capogruppo Idv, ha stilato un elenco delle cose che potrebbero essere fatte con i 350 milioni di euro sprecati: «Circa 300 asili, 2000 auto perla polizia, messa in sicurezza delle scuole, ripristino del fondo per le non autosufficienze, assistenza ai malati di Sla…, chi è d`accordo firmi l`appello su www.iovotoil29maggio.it».
Giovanna Casadio
(da “La Repubblica“)
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