I VOLENTEROSI PREPARANO LE TRUPPE PER L’UCRAINA. E MELONI RESTA A GUARDARE: URSULA VON DER LEYEN FA SAPERE CHE GLI STATI DELL’UE STANNO METTENDO A PUNTO “PIANI PIUTTOSTO PRECISI” PER I DISPIEGAMENTI MILITARI, COME PARTE DELLE GARANZIE DI SICUREZZA POST-CONFLITTO PER KIEV
“ABBIAMO RAGGIUNTO UN ACCORDO ALLA CASA BIANCA”: TRUMP OFFRE I JET AMERICANI COME COPERTURA PER I SOLDATI EUROPEI – GIOVEDÌ SI RIUNISCONO DI NUOVO A PARIGI MACRON, MERZ, STARMER E RUTTE. PALAZZO CHIGI FA TRAPELARE L’IRRITAZIONE DELLA DUCETTA CAMALEONTE
Gli Stati membri Ue stanno mettendo a punto “piani piuttosto precisi” per i possibili dispiegamenti militari in Ucraina come parte delle garanzie di sicurezza post-conflitto, con il sostegno delle capacità statunitensi.
“Le garanzie di sicurezza sono fondamentali e assolutamente cruciali. Abbiamo una roadmap chiara e abbiamo raggiunto un
accordo alla Casa Bianca: questo lavoro sta procedendo molto bene”, ha assicurato la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen in un’intervista al Financial Times, in tour negli Stati dell’Europa orientale confinanti con la Russia.
Le capitali stanno lavorando a piani per uno schieramento “di truppe multinazionali e il sostegno degli americani”, ha spiegato la politica tedesca secondo cui il presidente Usa “Trump ci ha rassicurato che ci sarà una presenza americana come parte del sostegno”.
Le truppe dovrebbero includere potenzialmente decine di migliaia di personale guidato dall’Europa, sostenuto dall’assistenza degli Stati Uniti, compresi sistemi di comando e controllo e risorse di intelligence e sorveglianza.
Citando fonti diplomatiche, il giornale della City ricorda che giovedì, su invito del presidente francese Emmanuel Macron, dovrebbero riunirsi di nuovo a Parigi alcuni dei leader europei che hanno incontrato Trump a Washington per continuare le discussioni. Tra questi il quotidiano finanziario cita il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il primo ministro britannico Sir Keir Starmer, il segretario generale della Nato Mark Rutte e Von der Leyen.
Donald Trump vola alto sulle garanzie di sicurezza all’Ucraina, conferma l’apertura a fornire copertura aerea ai territori che fanno capo a Kiev nell’ambito di un più ampio piano di sicurezza militare che vede a confronto le due sponde dell’Atlantico.
«Faremo qualcosa, ma non con le nostre truppe, ogni settimana vengono uccisi da cinque a settemila soldati, per lo più giovani – dice il presidente in una intervista al Daily Caller -. Se potessi fermare tutto questo e far volare un aereo ogni tanto, lo farei anche per aiutare gli europei».
La dotazione cui pensa Trump potrebbe consistere in aviazione tattica o strategica, capace di intercettare e abbattere missili e droni, secondo quanto emerso dalle consultazioni tra alleati
condotte dal generale della Us Air Force, Dan Caine, capo di Stato maggiore congiunto, che ha avuto da Trump il compito di sviluppare opzioni sulle garanzie nell’ambito di un quadro giuridico più ampio.
Si inserisce in questo quadro l’apporto europeo con un piano Ue «piuttosto preciso» per l’invio di truppe in Ucraina, spiega Ursula Von der Leyen al Financial Times. Esiste una «chiara tabella di marcia» per i possibili schieramenti, chiosa la presidente della Commissione europea. Aggiungendo che Trump «ci ha rassicurati sulla presenza americana come parte della copertura».
Meno possibilista appare invece l’inquilino della Casa Bianca sull’ipotesi di vedere in tempi congrui il bilaterale tra Putin e Zelensky: «Un bilaterale non lo so, ma un trilaterale ci sarà. Sapete, a volte le persone non sono pronte». Il riferimento è al presidente russo con cui l’inquilino della Casa Bianca dice di avere avuto un rapporto «molto buono» avuto nel corso degli anni. «Ecco perché pensavo davvero che avremmo trovato una soluzione. Mi sarebbe piaciuto molto che ci fosse stata»,riferendosi con un certo rammarico al summit in Alaska. «Forse, devono combattere ancora un po’. Stupidamente».
Nel Vecchio continente intanto va in onda una nuova puntata dei Volenterosi, su ordine di Emmanuel Macron. L’invito del presidente francese, dice il Financial Times, è per giovedì a Parigi dove i leader Ue già presenti al vertice di Washington del 18 agosto proseguono i colloqui ad alto livello, specie sulle “convergenze” nell’impiego dei contingenti europei.
Sull’incontro, per ora, trapela ancora freddezza da parte italiana. Come è noto Giorgia Meloni non apprezza il pressing dei Volenterosi per la creazione di una forza militare da dispiegare in Ucraina. La premier, a meno di ripensamenti, dovrebbe quindi solo videocollegarsi alla riunione.
(da agenzie)
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