IL CARA DI MINEO PUO’ DIVENTARE UNA BOMBA SOCIALE E SANITARIA: TAGLIARE I FONDI PER GENERARE RIVOLTE, TIPICA STRATEGIA EVERSIVA
I FONDI PER GESTIRE 1700 RICHIEDENTI ASILO SONO STATI TAGLIATI DEL 60%, IL PERSONALE DA 350 A 190, LA CROCE ROSSA NON GARANTISCE PIU’ L’ASSISTENZA SANITARIA, IL DIRETTORE SE N’E’ ANDATO, A PRANZO 80 GRAMMI DI PASTA… L’OBIETTIVO E’ CHIUDERLO, COSI 1700 DISPERATI GIRERANNO PER L’ITALIA E SALVINI POTRA’ SPECULARE SU CHI RUBERA’ UN PEZZO DI PANE
Il clima è tesissimo. Centinaia di migranti ospiti nel Cara di Mineo oggi hanno occupato le strade che costeggiano la struttura.
Protestano contro i tagli. Dentro il centro di accoglienza per richiedenti asilo ci sono attualmente 1700 persone. Tra di queste, si apprende da fonti investigative, ci sarebbero una ottantina di migranti che hanno ottenuto il permesso di soggiorno e che dovrebbero lasciare il Cara, ma si rifiutano perchè non avrebbero i soldi per affrontare il viaggio. Fino a poco tempo fa ricevevano un biglietto per lasciare Mineo.
Gli ospiti stanno assistendo a una rivoluzione all’interno della struttura, con un consistente taglio dei servizi rispetto alla precedente gestione.
Il nuovo bando per la gestione è per circa 40 milioni per tre anni, rispetto ai 100 milioni del passato. I gestori che sono subentrati alla gestione commissariale prendono 15,60 a migrante per garantire alloggio, vitto, assistenza sanitaria e psicologica, pulizie, e ancora attività fondamentali per l’integrazione dei richiedenti asilo, dalle lezioni di italiano allo sport ai corsi di formazione. La riduzione drastica delle risorse ha aperto anche una vertenza sindacale.
Il Viminale parla di 22 per migrante al giorno, ma in realtà la quota è di 15,60 euro, e già ci sarebbe da chiedersi perchè raccontare balle.
Di recente, il sindaco di Mineo Giuseppe Mistretta ha lanciato l’allarme della sospensione sanitaria ai migranti all’interno del centro.
Altra decurtazione è quella che riguarda il servizio del trasporto con bus-navetta: c’è un solo pullman settimanale (di 50 posti) che va a Mineo e uno a Catania.
Secondo il nuovo direttore si rispetta il piano dettato dall’Ordine dei medici e dall’istituto superiore della Sanità : 120 grammi di pasta al giorno e 150 grammi di carne, ma oggi i media hanno verificato che sono stati ridotti a 80 grammi al giorno.
Lo stesso direttore non nasconde cvhe lo scopo è quello di far allontanare i richiedenti asilo e chiudere il centro.
Lo scopo politico è evidente: cacciare i migranti in mezzo a una strada per poi poter speculare se qualcuno ruba un panino al supermercato perchè ha fame e così fare un bel post sul ladro immigrato e ricevere tanti like della fogna razzista.
Ma capita anche che i poveri si incazzino, la storia insegna: e non sempre finisce come qualcuno vorrebbe.
(da agenzie)
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