IL CONSIGLIERE LEGHISTA CHE METTE “LIKE” AL POST CHE AUSPICA I FORNI CREMATORI PER SYLVESTRE ORA DICE CHE L’HA MESSO PER SBAGLIO
IL SOGGETTO E’ PURE UN AGENTE DI POLIZIA ISCRITTO AL SAP: IN UNO STATO CIVILE SAREBBE GIA’ STATO CACCIATO DALLE FORZE DELL’ORDINE
Scusate, non volevo. Anzi, non avevo letto bene. Sono queste, in sintesi, le giustificazioni fornite da Luca Caprini dopo le polemiche per quel ‘mi piace’ su Facebook a un post che auspicava i forni crematori nazisti per Sergio Sylvestre, reo di alcune indecisioni mentre cantava l’Inno di Mameli prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Juventus.
Di professione non è solamente consigliere comunale di Ferrara (in quota Lega), ma anche agente della Polizia di Stato e sindacalista del Sap.
Insomma, quel ‘like’ è stato sprovveduto, come ammette lui stesso dopo le polemiche.
A segnalare e a rendere pubblica questa vicenda è stata Ilaria Cucchi che, con un post sulla propria pagina Facebook, ha mostrato quanto accaduto nei giorni scorsi, compreso quel like di Luca Caprini.
Il messaggio è rivolto al capo della Polizia Franco Gabrielli e ha provocato tantissime reazioni, oltre a mostrare al mondo social quanto accaduto.
Il consigliere comunale di Ferrara, infatti, sostiene di aver commesso una svista, cliccando ‘mi piace’ sul quel post social senza neanche leggere quanto scritto dall’utente che aveva postato queste parole: «Ma quel signore coi baffi che adoperava i forni non c’è più?».
Il riferimento, ovviamente, è a Hitler. Il tutto parlando del cantante Sergio Sylvestre e di quanto accaduto poco prima del fischio d’inizio della finale di Coppa Italia
(da agenzie)
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