IL MAGICO MONDO DI VALDITARA, DOVE L’ITALIANO E’ PER STRANIERI
L’IGNORANZA REGNA TRA GLI ITALIANI
Nel mondo pedagogico ideale disegnato dai buffi ministri del governo Meloni, dietro la lavagna stanno: i migranti (“irresponsabili” che fanno morire i figli); i magistrati (psicopatici fino a prova contraria); gli studenti (da punire e umiliare secondo i precetti emanati dal ministro Valditara insieme con Bruno Vespa e Maria Latella durante una cena-trasmissione Sky); i giovani di Ultima Generazione (puniti col carcere), i poveri ex percettori di Rdc. Liberi per i corridoi, invece, ogni sorta di mascalzoni, evasori, spalloni, bancarottieri (talvolta per ciò fatti ministri).
In cattedra, in virtù del “merito” che è lo stemma del governo, i più ignoranti, quelli che non sanno di non sapere (nel Vangelo sono i farisei, i più duri da educare)
Da un tweet di Valditara: “Se si è d’accordo che gli stranieri si assimilino sui valori fondamentali iscritti nella Costituzione…”. Alt! La forma vacilla: “assimilarsi” richiede la preposizione “a”, non “su”; “iscritto” si usa quando qualcuno si iscrive a un corso o è inserito in un elenco, il ministro voleva dire “inscritti”.
Avanti: “ciò avverrà più facilmente se nelle classi la maggioranza sarà di italiani”: ma manco per niente, non c’è scritto nella Costituzione che gli stranieri debbano assimilarsi ai valori inscritti in essa mediante acquisizione per contatto, ma che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali.
Ancora: “se studieranno in modo potenziato l’italiano laddove già non lo conoscano bene, se nelle scuole si insegni approfonditamente la storia, la letteratura, l’arte, la musica italiana”: avete sentito la sgommata prima dell’incidente?
Tutti verbi al futuro (“sarà”, “studieranno”), poi un congiuntivo immotivato (“si insegni”), errore tipico dei malparlanti; poi di nuovo futuri: “se i genitori saranno coinvolti… nell’apprendimento della lingua e della cultura italiana”.
E gliela insegna Valditara, con questa proprietà di linguaggio (sarà l’italiano potenziato che si impara nelle scuole di purissima razza milanese). Voi direte: vabbè, è un leghista. Ma amministra l’Istruzione (e il Merito)!
Come s’usa tra politici insipienti, ora Valditara darà la colpa a qualche social media manager che gli cura l’account (uno straniero?) o dirà che ha dettato il post al telefono, e ci scriverà minacciando querele e punizioni.. A proposito: ma poi l’ha imparata la differenza tra “umiltà” e “umiliazione”?
(da ilfattoquotidiano.it)
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