IL SEGRETARIO DELLA LEGA DI VARESE LANCIA LA FATWA: “BASTA 8 PER MILLE ALLA CHIESA CHE AIUTA I PROFUGHI”
MATTEO BIANCHI RISCRIVE IL VANGELO A USO RAZZISTA
Uno sciopero dell’8 per mille contro chi aiuta i migranti. 
A lanciare la fatwa contro la Chiesa Cattolica è il segretario della Lega Nord della provincia di Varese Matteo Bianchi.
A proporla è un personaggetto della galassia leghista: da giovane sindaco di Morazzone, Bianchi è cresciuto sotto l’ala protettrice di Roberto Maroni.
Da sempre vicino all’associazione Terra Insubre, oggi è un ferreo salviniano e assieme a Luca Zaia rappresenta la Lega nel Comitato europeo delle regioni di Bruxelles.
Tutto è iniziato due giorni fa, quando Bianchi ha scritto sulla sua bacheca Facebook un duro commento alla dichiarazione di monsignor Galantino (segretario della Conferenza episcopale) che proprio in quelle ore chiedeva un’estensione dei permessi umanitari a favore dei migranti: “La posizione della Cei — scrive il sindaco-segretario — è a dir poco vergognosa e piena di demagogia. Non risolve il problema mondiale della povertà ed è solo atta a devastare i popoli europei e la loro cultura, in perfetta linea con il progetto politico/economico mondialista e socialista di cui il Vaticano è attualmente il principale fautore. Siccome le organizzazioni vicine a questo sistema sono molto attente al loro portafoglio e grazie alla gestione dei disperati dell’immigrazione riescono ad avere provviste per il loro sostentamento, tocchiamoli sulla pecunia: io NON darò il mio 8 per mille alla Chiesa Cattolica”
In un momento in cui la Lega di marca salviniana si fa paladina dei valori cristiani senza averli mai praticati,
Poco importa a Bianchi se tra i valori della cristianità ci siano anche l’accoglienza e l’aiuto dei bisognosi: “Certo, i popoli europei da sempre incarnano i temi dell’integrazione e dell’uguaglianza, ma questi valori vanno tutelati reagendo a chi sta dimostrando di volerli modificare” prova ad arrampicarsi sugli specchi.
In realtà girando per le strade dei paesi come Morazzone sfugge il senso della protesta e viene da chiedersi dove siano le orde di migranti che cercano di soggiogare il popolo lombardo: “A Morazzone non ci sono richiedenti asilo — ammette il sindaco Bianchi — e i non italiani rappresentano il 5% dei residenti, tutti abbastanza integrati”.
Allora, da cosa deriva la percezione di un popolo schiacciato dall’ondata migratoria? “La percezione è forte a livello nazionale”.
Quindi conta la percezione, non la realtà .
E se allo sciopero dell’otto per mille le chiese rispondessero con uno sciopero dei sacramenti?
Ninete battesimo, cresima, matrimonio e funerali per chi si pone fuori dai valori cristiani.
Sarebbe un buon inizio per scacciare i mercanti dell’odio dal tempio, nel caso anche a calci in culo.
(da agenzie)
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