“IMPICCARLI O SQUARTARLI?”: LA DOMANDA DELLA TV RUSSA SUI PRIGIONIERI BRITANNICI
SU ROSSIJA 1, IL CRIMINALE PSEUDO GIORNALISTA SOLOVYOV SI CHIEDE CHE SORTE DESTINARE AI DUE MILITARI CONDANNATI A MORTE
“Fucilare, impiccare o squartare i prigionieri britannici?”. La terribile domanda di un conduttore della tv russa.
“Cosa può rispondere l’impero britannico se due dei suoi sudditi fossero fucilati o impiccati? Basta asciugarsi la faccia? Cosa possono fare?”, si è chiesto il conduttore televisivo Vladimir Solovyov parlando con i suoi ospiti su Rossija 1. La tv russa si schiera, dunque, contro la Gran Bretagna con interventi da terroristi.
A rispondere alla domanda il politologo Vadim Gigin: “Possono minacciarci con la settima ondata di sanzioni, è un grosso problema per Boris Johnson”
E poi l’altro politologo presente in studio, Yaakov Kedmi, che aggiunge:
“I pirati non vengono mai giustiziati sparando, solo impiccandoli. Ma non abbiamo a che fare con i pirati e non siamo nel Medioevo”
Il caso è quello della condanna a morte di due cittadini britannici, Aiden Aslin e Shaun Pinner, catturati dalle milizie filo russe ad aprile mentre combattevano insieme ai soldati ucraini a Mariupol. La sentenza è arrivata dalla Corte suprema dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, che li ha riconosciuti colpevoli di ”terrorismo” per aver combattuto come ”mercenari”.
La pena capitale è stata stabilita anche per il detenuto marocchino Ibrahim Saadun, al termine di un processo a porte chiuse iniziato martedì. Aslin, 28 anni di Newark, e Pinner, 48 anni di Watford, si sono difesi affermando di essere soldati dell’esercito regolare ucraino e rivendicando quindi il diritto di venire trattati come prigionieri di guerra in base a quanto prevede la Convenzione di Ginevra.
Solovyov è poi intervenuto dicendo: “No, nell’Unione sovietica non sono stati fucilati solo i militari, in alcuni casi è stata emessa la condanna a morte ma sono stati giustiziati per impiccagione, dal 1943 questa è una procedura vietata”.
Con Kedmi che gli risponde: “Nel 1943 li hanno appesi nella piazza di Kiev!”. Quindi interviene ancora il conduttore: “Insomma discutiamo di come ammazzare i mercenari, se sparargli, impiccarli o squartarli? Questo è il nuovo mondo. Questo è il caos, discendiamo nel caos”.
“Sulla questione dei mercenari, se sparargli o ammazzarli in altri modi abbiamo tutto il tempo, ma perché non pensiamo invece di sfruttare questa occasione per offrirli al Regno Unito in cambio delle partecipazioni congelate della Russia? – interviene poi Malek Dudakov, altro politologo – Sappiamo che le loro élite probabilmente non lo faranno, hanno già mostrato riluttanza a scendere a compromessi ma questo provocherà una tempesta nella società britannica in particolare attraverso i genitori di questi mercenari”.
(da agenzie)
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