Destra di Popolo.net

INIQUA, SEMPLICISTICA, A RISCHIO TRUFFA: ECCO LA FLAT TAX INCREMENTALE DEL GOVERNO MELONI

PREVEDE LA STESSA ALIQUOTA PER LA CRESCITA DEL REDDITO, UN ALTRO AIUTO AI FURBETTI A DANNO DEI POVERI

Prima di incassare alla Camera e al Senato la prevedibile fiducia per il suo governo, Giorgia Meloni ha pronunciato a Montecitorio il suo discorso programmatico. Temi e toni non stupiscono, e sono la sintesi di posizioni di destra.
Tra queste, non mancano le promesse fiscali: dal berlusconiano “meno tasse per tutti” alla semplicistica flat tax proposta da Salvini, la riduzione delle tasse è una delle questioni centrali nelle politiche (o, se non altro, nelle promesse) della coalizione di destra.
Dal programma congiunto, però, non si possono ricavare altro che dichiarazioni di principio: vi si leggono dieci brevi punti, sotto il titolo “per un fisco più equo”, carichi di promesse vaghe e incontestabili come “Riduzione della pressione fiscale per famiglie, imprese e lavoratori autonomi”.
Dall’inglese all’italiano: la “tassa piatta”
C’è una novità rispetto al passato: la flat tax incrementale. Nel programma non ci sono particolari argomentazioni e nemmeno nei discorsi parlamentari si trovano molte informazioni. Più che spiegare e approfondire, Meloni enfatizza. E rilancia, italianizzando i termini, la nuova proposta fiscale. Alla Camera, Meloni ha infatti parlato di una “tassa piatta sull’incremento di reddito rispetto al massimo raggiunto nel triennio precedente: una misura virtuosa, con limitato impatto per le casse dello Stato, che può essere un forte incentivo alla crescita”.
Al Senato, nelle repliche, si è limitata a indicarla come “un modo per premiare il merito. Chi fa di più è giusto che venga premiato”.
Come funziona la flat tax incrementale: un esempio
Ma come funziona questa “tassa piatta”? Per flat tax si intende un tipo di imposizione fiscale uguale per tutti, ossia un prelievo proporzionale. Che si guadagni 5mila euro all’anno o che il reddito raggiunga i milioni, la quota da versare allo Stato resterebbe in percentuale la stessa.
La proposta di Meloni applica questo sistema al solo incremento del reddito da un anno all’altro, con riferimento al triennio precedente.
Per esempio, Tizio nel 2020 ha guadagnato 18mila euro, nel 2021 20mila e nel 2022 il suo reddito raggiunge i 22mila euro. Caio invece, nel triennio, ha un reddito costante di 18mila euro all’anno. Nell’attuale sistema fiscale, entrambi pagheranno le tasse nel secondo scaglione Irpef, al 25%. Con la flat tax incrementale, invece, Caio continuerà a pagare l’Irpef al 25%, mentre Tizio pagherà il 25% sul reddito, salvo per la sua quota di crescita: su quei 2mila euro di differenza da un anno all’altro pagherà solo il 15%.
Un dettaglio non trascurabile: la Costituzione
Già da questo esempio molto semplice si nota come Tizio e Caio, che hanno un reddito molto simile, pagherebbero in maniera diversa: Tizio, che già migliora la sua condizione con un aumento di reddito, verserebbe in proporzione meno tasse di Caio, che invece continua a poter contare sulle stesse entrate.
Al di là della disparità, c’è una questione che, quando si propone un’imposta piatta come la flat tax (incrementale o meno), non può essere ignorata: la progressività.
La Costituzione, infatti, all’articolo 53, pone questo criterio come principio alla base del sistema tributario. Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.
Il sistema tributario è informato a criteri di progressività. Si tratta di un principio cardine della nostra carta fondamentale. Per garantire i diritti sociali a tutti, a partire da chi ne ha più bisogno, è necessario porre un dovere di solidarietà, che chiede di meno a chi ha di meno e di più a chi ha di più.
Questo è il criterio di progressività, che mira alla redistribuzione della ricchezza e al finanziamento dei servizi pubblici, e che si fonda sull’idea che il sacrificio di una quota di reddito è tanto più accettabile quanto più aumenta la ricchezza, perché non incide sui bisogni.
In altre parole, il 23% di imposta sulle persone fisiche prevista per lo scaglione più basso comporta per i cittadini più poveri un sacrificio paragonabile al contributo, percentualmente più alto, richiesto a chi ha redditi più alti.
Il semplicismo ideologico della meritocrazia alla base della misura
Da discorsi, documenti e programmi elettorali non è ancora possibile capire se la destra, nel proporre una misura proporzionale invece che progressiva, abbia ipotizzato almeno qualche meccanismo antielusivo. Così com’è, infatti, la proposta di tassa piatta incrementale si presta a gravi rischi di truffa (che, in altri termini, si traducono in minori entrate fiscali e, di conseguenza, meno denaro da spendere per garantire servizi e diritti).
L’esempio precedente ci aiuta a capire come possa essere conveniente aumentare il proprio reddito, così da pagare meno imposte sull’incremento.
Nella visione semplicistica di una società totalmente meritocratica a risorse infinite, potremmo pensare (come in effetti dichiara Meloni) che questa misura sia un incentivo alla crescita e al merito. Si tratta però di una visione che trascura, volutamente o per ingenuità, qualche fatto.§
Primo. Non basta l’impegno per aumentare il proprio reddito.
Se la fortuna aiuta gli audaci è pur vero che gli audaci lo sono spesso per loro fortuna (meno che per merito): formazione, conoscenze, titoli, opportunità sono variabili che derivano soprattutto da una rete di protezione familiare e di classe su cui sono normalmente i più ricchi a poter contare.
Secondo. L’arricchimento personale non comporta necessariamente una crescita sociale. L’appropriazione, la scalata, l’incremento di reddito possono essere (e spesso sono) miglioramenti egoistici, e in certi casi, perfino, possono danneggiare la società.
Il venditore che smercia prodotti scadenti, l’imprenditore che riduce gli stipendi, l’avvocato che spinge i clienti a imbarcarsi in cause pretestuose e querele temerarie sono tutti esempi di professionisti che incrementano il proprio reddito a danno del benessere (e talvolta anche del reddito) di altri. E che su quell’incremento pagherebbero una tassa piatta, ridotta, a propria convenienza.
I rischi di truffa (specie con l’innalzamento del tetto del contante)
Accanto alla convenienza, però, sembrano offrirsi anche coni d’ombra. In controtendenza rispetto all’incentivo ai pagamenti elettronici, infatti, la Lega ha presentato una proposta di legge per alzare il tetto al contante a 10mila euro.
Ma che cosa c’entra il limite al contante con la tassa piatta sull’incremento di reddito?
La possibilità di pagare somme simili in contanti riduce la tracciabilità del denaro circolante. Questo significa che contribuenti poco onesti potrebbero pensare di posticipare fatturazioni, sfruttando il sistema di tassa piatta incrementale accantonando cifre in contanti.
Prendiamo l’esempio di un professionista che guadagni ogni anno 100mila euro. I suoi affari sono ben avviati, il reddito resta costante, l’aliquota Irpef è quella più alta, al 43%, ogni anno. Senza specifiche misure antielusive, con la tassa piatta incrementale, gli converrebbe farsi pagare in contanti, dichiarando poco quest’anno e di più l’anno prossimo, semplicemente posticipando le fatture di qualche mese, così da pagare il 15% sull’incremento (fittizio) invece che il 43% sul reddito costante.
Il sistema tributario non è lo Sceriffo di Nottingham
Ma torniamo alla teoria. Come si è visto, la proposta di Meloni di una flat tax incrementale, seppur su una quota ridotta del reddito, non si fonda sul criterio costituzionale della progressività, ma su quello semplicistico della proporzionalità: tutti pagano la stessa percentuale, anche se l’impatto di quella quota, su un ricco, è risibile rispetto al sacrificio che la stessa quota impone a chi è più povero.
La presidente del Consiglio, in Senato, ha dichiarato che sarebbe “un modo per premiare il merito” perché “chi fa di più è giusto che venga premiato”.
A conti fatti, però, il premio arriva a chi incrementa il proprio reddito, il che non implica necessariamente aver “fatto di più”, ma può perfino indicare un’elusione fiscale (favorita anche dal ricorso più disinvolto al denaro contante) o, più in generale, un arricchimento ai danni di altri.
Inoltre, a ben guardare, una misura che diminuisce il gettito fiscale, cioè il denaro a disposizione della comunità, per arricchire chi ha già migliorato la propria condizione economica rispetto all’anno precedente, è di per sé un danno.
Il nostro sistema tributario non è quello di Robin Hood, del Principe Giovanni e dello Sceriffo di Nottingham, in cui l’imposizione fiscale risponde al capriccio di chi comanda e toglie anche l’essenziale al popolo. La solidarietà contributiva è invece il modo attraverso cui garantiamo, al popolo, il funzionamento dei servizi pubblici e, con essi, la fruizione dei diritti.
Il “fisco equo” di destra dimentica l’equità
Il sistema fiscale attuale è giusto ed equo? No, o almeno non del tutto. Il problema è che è iniquo in senso opposto rispetto a quello indicato da chi governa. In Lettera a una professoressa, il testo scritto da don Lorenzo Milani con i ragazzi di Barbiana, si legge un’analisi che è ancora valida.
Povero è chi consuma tutte le sue entrate. Ricco chi ne consuma solo una parte. In Italia, per un caso inspiegabile, i consumi sono tassati fino all’ultima lira. Le entrate solo per burla.
Mi hanno raccontato che i trattati di scienza delle finanze chiamano questo sistema ‘indolore’. Indolore vuol dire che i ricchi riescono a far pagare le tasse soltanto ai poveri senza che se ne avvedano.
Con il governo Draghi, c’è stata la riduzione degli scaglioni Irpef, ossia una riforma che ha ridotto ulteriormente i margini di progressività fiscale, e che ha diminuito le aliquote solo per i più ricchi (equiparando, tra l’altro, chi guadagna più di 50mila euro con chi invece ha entrate reddituali milionarie).
In precedenza, poi, abbiamo assistito al costante aumento dell’Iva, l’imposta sul valore aggiunto: siamo passati dal 12% del 1973 al 22% odierno. Si tratta di un’imposta indiretta, che si basa sul valore del prodotto invece che sulle condizioni di chi la paga e che finisce per avere un impatto maggiore sui più poveri.
O, ancora, polemiche e spauracchi su tasse sulla casa, patrimoniali e perfino sulla riforma del catasto aizzano chi ha un’abitazione di proprietà contro ogni tipo di imposizione, così favorendo il risparmio fiscale di chi di immobili ne ha molti, magari anche di lusso, e avrebbe la capacità contributiva di pagarci delle tasse.
“I ricchi riescono a far pagare le tasse soltanto ai poveri senza che se ne avvedano”, e la flat tax incrementale rientra proprio in questa tendenza di “parti uguali tra diseguali”, di equità sacrificata sull’altare del semplicismo.
Il risultato sarà sempre lo stesso: ridurre il gettito fiscale, e quindi servizi e diritti, fingendo che sia un favore alle classi disagiate, che invece continueranno a pagare le stesse imposte che pagano ora, mentre i più ricchi avranno strumenti, legali o furbeschi, per pagare di meno, pur guadagnando di più.
(da Fanpage)

This entry was posted on venerdì, Ottobre 28th, 2022 at 21:40 and is filed under Politica. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

« SALVINI DICHIARA GUERRA A UMBERTO BOSSI DOPO CHE A SARONNO, POCHE SETTIMANE FA, AVEVA DETTO AI MILITANTI “OGNI INIZIATIVA DI BOSSI HA LA MIA FIRMA”
ALTRO CHE RAZIONAMENTO, ORA CI RITROVIAMO AD AVERE TROPPO GAS »

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.

  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (234)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.222)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.588)
    • criminalità (1.403)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.533)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.079)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.790)
    • governo (5.804)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.394)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.413)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (543)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.188)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (35.690)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.685)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Novembre 2025 (340)
    • Ottobre 2025 (651)
    • Settembre 2025 (662)
    • Agosto 2025 (669)
    • Luglio 2025 (671)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (641)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (307)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (436)
    • Giugno 2014 (391)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (287)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (207)
    • Giugno 2011 (263)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (233)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Novembre 2025
    L M M G V S D
     12
    3456789
    10111213141516
    17181920212223
    24252627282930
    « Ott    
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • VENETO, A DESTRA E’ TUTTI CONTRO TUTTI: LE REGIONALI SARANNO UNO SPARTIACQUE E I RAPPORTI DI FORZA SARANNO CHIARITI COL VOTO. IL CASO TREVISO, LA CITTA’ SPACCATA IN DUE DALLE TENSIONI TRA LEGHISTI E MELONIANI
    • “ORDINATE 5 PIZZE MA SIETE IN 16, ANDATE A FAN*** CINESI DI ME***”: E’ QUESTO IL MADE IN ITALY NEL MONDO?
    • CHE PACCHIA PER MARTA FASCINA: IN PARLAMENTO NON C’E’ MAI (MA LO STIPENDIO LO PERCEPISCE TUTTI I MESI), HA PARTECIPATO SOLO AL 5,5% DELLE VOTAZIONI. LA FASCINA MANCA SPESSO PURE ALLE RIUNIONI DELLA COMMISSIONE DIFESA, DI CUI VOLLE RESTARE A TUTTI I COSTI SEGRETARIA (FACENDO INCAZZARE I MEMBRI DEL PARTITO)
    • ALTRO CHE UNITA’, LA MAGGIORANZA MAL-DESTRA VA IN FRANTUMI SU UCRAINA E MANOVRA: LA “SCEMEGGIATA” NAPOLETANA DELLA MELONI CHE FINGE UNITÀ NON BASTA A MASCHERARE CREPE E LITI TRA ALLEATI
    • I NODI VENGONO AL PETTINE GRAZIE A SILVIA SALIS: LA PROCURA DI GENOVA INDAGA SUL DEFICIT DELL’AZIENDA TRASPORTI E SULLA GESTIONE DEI CONTI, EREDITATI DAI SOVRANISTI
    • IL GOVERNO PREPARA UN “CONDONO” D’ORO: PER RACCOGLIERE UN PAIO DI MILIARDI, LA MAGGIORANZA VUOLE INTRODURRE IN MANOVRA UNA TASSA DEL 12,5% SU CHI DECIDERÀ DI RIVALUTARE I PROPRI LINGOTTI, PLACCHE O MONETE D’ORO
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA