INTERCETTAZIONE SCARPELLINI INGUAIA MARRA: “LA CASA REGALATA PER TENERLO BUONO”
COSI IL COSTRUTTORE DICEVA ALLA SEGRETARIA
Sergio Scarpellini pagava Raffaele Marra. A dimostrarlo una telefonata del 2013, intercettata dai carabinieri del nucleo investigativo di Roma, tra il costruttore e la sua segretaria, Ginevra Lavarello. Scarpellini a domanda precisa della Lavarello, che chiede conto della casa data a Marra, risponde: «Bisogna tenerlo buono, altrimenti poi in Comune si blocca tutto». Su questa intercettazione telefonica si fondano in buona parte le accuse del procuratore aggiunto Paolo Ielo e del pm Barbara Zuin che hanno chiesto al tribunale del riesame di respingere la richiesta della difesa di scarcerare l’ex braccio destra della Raggi che dal costruttore ricevette 367.000 euro nel 2013 per l’acquisto del’appartamento in via dei Prati Fiscali.
Nonon solo. Nei nuovi atti depositati dalla procura ci sono anche messaggi Wath-sapp tra l’ex capo del personale e l’inquilino dell’immobile acquistato dallo stesso Marra nel 2009 dall’Enasarco a un prezzo troppo conveniente (780.000 euro invece che 1.200.000 euro) grazie ai buoni uffici di Scarpellini, e poi messo a reddito a 2.100 euro al mese. L’episodio non è penalmete rilevante, ma mette in evidenza il òegame molto forte tra Marra e Scarpellini.
Marra non era però l’unico dirigente comunale a lobro paga di Scarpellini, ci sarebbero altre dieci persone, tra cui 4 politici e 6 funzuinari comunali, pagati per avere via ibera alle pratiche.
(da “La Stampa”)
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