INTERVISTA A PIETRO BARTOLO: “CANCELLARE I DECRETI SICUREZZA, SONO STATI UN ABUSO”
INTERVISTA AL MEDICO DI LAMPEDUSA
“Sì, mi sono commosso incontrando Kebrat, la ragazza data per morta e che io…”. Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa, ora eurodeputato, lascia la frase in sospeso per pudore di dire che è lui ad avere salvato la giovane naufraga eritrea già sistemata tra i cadaveri sul molo Favaloro, accorgendosi di un flebile battito del cuore.
Ieri a Bruxelles con il “comitato 3ottobe 2013” e 150 ragazzi delle scuole, Bartolo dice: “I ragazzi sono grandi e mettono noi adulti sulla strada maestra dell’umanità e del rispetto”. E invita: “I decreti sicurezza vanno cancellati com e il memorandum sulla Libia”.
Bartolo, quanti migrati ha visto e aiutato…
“Ho fatto il medico per 30 anni a Lampedusa, ho ricevuto dai migranti sempre un ringraziamento, sono persone straordinarie. E la gratitudine ti dà la forza di andare avanti nel momento dello sconforto, quando vorresti mollare per le situazioni terribili che vedi. A me è capitato. Allora mi sono detto: dai, Pietro, sta per cambiare tutto, invece è cambiato poco”.
Lei ha sempre chiesto che i decreti sicurezza fossero cambiati?
“Devono essere cancellati. Non lo dico io, ma anche Zingaretti, le Sardine e tutti coloro che mi hanno votato perchè sanno che porto avanti valori indiscutibili e universali”.
Poche modifiche non bastano?
“La ministra Lamorgese sta cercando di mettere mano a questi decreti. Per ora c’è solo una bozza, quindi è un primo passo, che però deve andare verso una soluzione definitiva”.
Per lei cosa è indispensabile?
“Lo ius soli. Chi nasce e studia in Italia è cittadino italiano. Non dargli la cittadinanza è un danno a loro e anche a noi stessi”.
I porti chiusi devono diventare un ricordo?
“I porti chiusi non ci sono mai stati se non per le Ong, per le motovedette, per la Diciotti, la Gregoretti… come se tutti i cattivi salissero su quelle navi. Ma i terroristi difficilmente arrivano con i gommoni e i barconi perchè non hanno intenzione di morire prima di fare il danno. E poi su quelle navi c’erano molti bambini: terroristi anche loro? Le politiche di Salvini sono state un abuso”.
Neppure sul memorandum con la Libia lei è d’accordo?
” Ci facciamo vanto del calo degli arrivi, Ma chi non parte è detenuto nei campi libici che sono lager. Dobbiamo evacuare quei campi attraverso corridoi umanitari; agire in Africa con la cooperazione. Non ci sono flussi, ci sono donne, uomini, bambini”.
(da agenzie)
Leave a Reply