INVECE DI PENSARE AL GOZZO DI FICO, I PATRIDIOTI FAREBBERO BENE A GUARDARE IN CASA CIRIELLI: LA CORTE DEI CONTI APRE UN FASCICOLO PER DANNO ERARARIALE SULLA KERMESSE, COSTATA 900MILA EURO, ORGANIZZATA DA MARIA ROSARIA CAMPITIELLO, CAPO DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE ED EMERGENZE DEL MINISTERO DELLA SALUTE E MOGLIE DI CIRIELLI
LA MANIFESTAZIONE FU APERTA DAL VICEMINISTRO, CANDIDATO DALLA DESTRA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA: MA COSA C’ENTRAVA?… DE LUCA AVEVA PARLATO DI “EVENTO-MARCHETTA” DI FRATELLI D’ITALIA
Una due giorni, quella degli Stati generali della prevenzione, che è finita sotto la lente della
Corte dei Conti. I giudici contabili hanno infatti aperto un fascicolo – per danno erariale e senza indagati – sulla manifestazione, organizzata a Napoli gli scorsi 16 e 17 giugno dal ministero della Salute con un budget di oltre 900mila euro.
Regista dell’operazione era stata Maria Rosaria Campitiello, capa dipartimento della Prevenzione, ricerca ed emergenze sanitarie al dicastero guidato da Orazio Schillaci, nonché moglie del viceministro degli Esteri e candidato del centrodestra alle prossime regionali in Campania, Edmondo Cirielli.
Secondo fonti anonime intervistate dalla trasmissione Piazzapulita, l’evento, rivolto «agli stakeholder di riferimento
del Servizio Sanitario Nazionale, nonché alla popolazione generale», avrebbe rappresentato una sorta di inizio di campagna elettorale per il deputato: Cirielli non solo aveva partecipato alla kermesse organizzata dalla consorte, l’aveva anche aperta.
Impazza la polemica, il viceministro meloniano con delega all’Oms, ex di Alleanza nazionale e con un passato da presidente della provincia di Salerno, aveva dunque ribattuto a chi, come il presidente della regione Vincenzo De Luca, aveva parlato di «evento-marchetta di Fratelli d’Italia». «Si tratta di una sciocchezza, detta in maniera diversa come altri può essere anche un reato di diffamazione e calunnia», aveva risposto Cirielli.
Ma oggi la manifestazione non smette di destare dubbi. Al centro degli accertamenti della Corte dei Conti ci sarebbe anche l’affidamento diretto disposto per gli Stati generali della prevenzione dal ministero della Salute a Kidea srl, l’azienda che a luglio – pertanto qualche mese dopo l’affidamento ottenuto – aveva visto il suo co-fondatore, Raffaele Guarino, rimanere coinvolto nell’inchiesta per appalti truccati e tangenti della procura di Torre Annunziata, meglio nota come “Sistema Sorrento”. Guarino, finito ai domiciliari, era stato rimesso in libertà dal tribunale del Riesame a settembre.
In base a quanto risulta a questo giornale, la società era stata destinataria di un affidamento dall’Ufficio Tutela salute della donna, soggetti vulnerabili e contrasto diseguaglianze (Dgpre), che fa capo al ministero della Salute, di importo concordato pari a 747.735 euro per il «servizio di realizzazione, allestimento
gestione dell’evento “Stati generali della prevenzione, nei giorni 16 e 17 giugno 2025 nella città di Napoli».
Un fatto che era stato al centro pure di un’interrogazione parlamentare rivolta dal Partito democratico al ministro della Salute Schillaci.
«L’organizzazione dell’evento è stata affidata in modo esclusivo, con provvedimento firmato dalla dottoressa Campitiello in data 23 aprile 2025, alla società Kidea S.r.l., giustificando tale scelta con “ragioni di tutela di interessi esclusivi”». scrivono i parlamentari dem.
Che aggiungono: «All’evento, che si è svolto in due giornate, era attesa la partecipazione di seicento invitati e, per centoventi di questi, è stato previsto il soggiorno, per una notte, in un albergo a quattro stelle, mentre per venti invitati è stato previsto il soggiorno, in albergo, per due notti; l’importo complessivo preventivato per la realizzazione dell’evento, sotto il solo profilo di organizzazione logistica, era di 932.000 euro, al netto del costo dell’attività di screening preventivo che avrebbe dovuto accompagnare l’evento, con il coinvolgimento anche della popolazione; i costi dell’evento, sebbene stimati nel loro ammontare complessivo – continuano i democrat – appaiono agli interroganti non solo elevati per un evento di due giorni, ma anche non debitamente circostanziati, con una stima analitica che prenda in considerazione ciascuna voce di spesa».
Per i parlamentari, che sottolineano che per la procedura sarebbe stata «finanziata con gli investimenti pubblici dell’Unione europea con il Pnrr «l’evento, così come si è svolto, è stato
“solo” un convegno che non giustifica in alcun modo, non soltanto l’ammontare della cifra spesa, ma tantomeno l’utilizzo di investimenti pubblici finanziati dalla Ue nel NextGenerationEU, con particolare riferimento alla missione 6 del Pnrr di competenza del Ministero della salute».
Così i dem chiedono – era lo scorso 26 giugno – a Schillaci «per quali motivi siano state utilizzate le suddette risorse per un evento che, al di là del “titolo”, è stato di fatto solo un convegno, considerato che, a quanto risulta agli interroganti, non c’è stata alcuna corrispondenza tra l’investimento fatto, le finalità annunciate e lo svolgimento dell’evento».
E ancora «quale sia la descrizione dettagliata di ciascuna voce di spesa e la conseguente congruità con i servizi resi e quali siano i motivi che hanno portato all’affidamento della gestione dell’evento in via esclusiva alla società Kidea». Il ministro della Salute non pare abbia risposto alle domande su cui, invece, potrebbe presto dare una risposta la magistratura contabile. Una domanda che, invece, potrebbe non avere risposta è la seguente: che c’entrava, in quei giorni di giugno, il viceministro degli Esteri all’evento promosso dal ministero della Salute e organizzato dalla moglie Campitiello?
(da la Repubblica)
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