“JE SUIS TERON”, FESTA A PADOVA IN RISPOSTA AL SINDACO LEGHISTA CHE AVEVA INSULTATO UN CONSIGLIERE
“VATTENE TERRONE”: MA IL SINDACO RIMEDIA UNA BRUTTA FIGURA… LA REPLICA: “SE IO SONO TERRONE TU SEI EXTRACOMUNITARIO, VISTO CHE NON ABITI NEANCHE A PADOVA”
Con addosso una maglietta con scritto «Je suis teron», alla pasticceria «Le Sablon» di via Reni all’Arcella, una trentina di padovani originari del Sud ha preso simpaticamente parte all’aperitivo di solidarietà nei confronti di Antonio Foresta, il consigliere comunale nato in provincia di Cosenza e residente in città da oltre 35 anni che, due giorni fa, durante un’accesa discussione nell’aula di Palazzo Moroni, è stato attaccato così dal sindaco leghista Massimo Bitonci: «Vai via, terrone».
«Se noi meridionali siamo terroni, allora Bitonci è un extracomunitario, visto che viene e ancora abita in un Comune diverso da Padova», hanno ironizzato in coro i presenti all’«aperiterrone».
Soprattutto calabresi e pugliesi i presenti al fianco di Foresta, ma anche diversi padovani (tra cui l’ex leghista, ora passato con Tosi, Pierfilippo Pavanini) che hanno preso le parti del calabrese, e hanno approfittato per prendersela con il sindaco: «I leghisti possono nascondersi quanto voglio, ma quando vai a grattare sappiamo bene di che pasta sono fatti» hanno dichiarato.
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