HOUSTON, ABBIAMO UN PROBLEMA
L’ESISTENZA DI UN PIANETA GEMELLO SCONVOLGE GLI EQUILIBRI POLITICI
Le sconvolgenti notizie sull’esistenza di un pianeta gemello della Terra stanno provocando reazioni entusiaste e addirittura romantiche.
«Ma ci sarà f…?» si è subito informato un anziano statista milanese.
Renzi ha promesso che nella riforma Boschi del sistema solare è prevista, per gli oppositori che cambieranno pianeta, l’abolizione della tassa sulla seconda casa.
L’insensibile Merkel lo ha bloccato: «Dopo i parametri europei non puoi sfondare anche quelli interstellari».
Ma esisterà davvero, l’Altro Mondo? Grillo non ha dubbi: «E’ una sfera di cartone costruita dai massoni in un garage di Houston. Ci prendono per la Nasa».
Più possibilista Giovanardi: «Deportiamoci i gay, a patto che non possano sposarsi neppure lì».
L’ex ministro greco Varoufakis ha lanciato un appello ai cugini siderali: «Avreste qualcosa da prestarmi?», mentre la scoperta ha stimolato in Putin un interrogativo filosofico: «Serve gas?». Lo schivo Salvini, in diretta a galassie unificate con la felpa di «Odissea nello Spazio», ha preso le distanze (che non sono brevi) dagli abitatori della Terra bis: «Aiutiamoli a casa loro».
Ma se fossimo noi ad avere bisogno di ricovero?
L’urlo «Trasferiamoci lì» già rimbomba sul web.
Prudenza mista a sconforto solo tra i cittadini romani: «Come faremo a raggiungere un pianeta che dista 1400 anni luce, se non riusciamo a chiudere le porte della nostra metropolitana nemmeno per un chilometro?».
Eppure l’istinto a migrare fa parte dell’uomo. «L’universo è di tutti», ha ricordato papa Francesco.
Immediata la replica del Salvini dell’Altro Mondo: «I terrestri? Li ospiti lui a casa sua».
Massimo Gramellini
(da “La Stampa”)
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