LA FRANCIA VA VERSO L’INTRODUZIONE DI UN NUOVO SISTEMA DI SERVIZIO MILITARE VOLONTARIO, CON L’OBIETTIVO DI ARRUOLARE TRA LE DIECIMILA E LE CINQUANTAMILA PERSONE OGNI ANNO
EMMANUEL MACRON: “NEL MONDO IN CUI VIVIAMO, SE VOGLIAMO ESSERE DAVVERO IN SICUREZZA BISOGNA FARE DISSUASIONE” … INTANTO IN GERMANIA IL CANCELLIERE MERZ PUNTA A RADDOPPIARE IL NUMERO SOLDATI ATTIVI
La Francia va verso l’instaurazione di un nuovo sistema di servizio militare volontario,
un progetto allo studio ormai da diversi mesi ma che il presidente Emmanuel Macron potrebbe annunciare entro un paio di giorni.
“Nel mondo in cui viviamo, fatto di incertezze, di un aumento delle tensioni – ha detto Macron sabato scorso – se vogliamo essere davvero in sicurezza bisogna fare dissuasione. La Francia deve continuare ad essere una nazione forte con un esercito forte
ma anche con una capacità di reazione collettiva”. La Francia ha sospeso il servizio militare nel 1997, sotto la presidenza di Jacques Chirac.
“Numerosi paesi vicini in Europa stanno reintroducendo un servizio nazionale”, ha sottolineato il capo di stato maggiore delle Forze armate, generale Fabien Mandon. Macron aveva annunciato questa iniziativa di servizio volontario il 13 luglio, davanti ad una platea di alti ufficiali, parlando di un’Europa “in pericolo” a causa della “minaccia permanente” della Russia.
Serve, aveva aggiunto, “una nazione capace di resistere, di mobilitarsi” e oltre a “sforzi sulla nostra riserva”, c’è bisogno di “dare ai giovani un nuovo inquadramento per servire, secondo modalità diverse, in seno ai nostri eserciti”.
Aveva promesso “decisioni in autunno”. Si attendono quindi annunci imminenti, con diversi scenari che restano d’attualità: arruolamento volontario per 10.000-50.000 persone all’anno è l’ipotesi più accreditata, per una durata di servizio volontario di 10 mesi remunerata con diverse centinaia di euro al mese.
La mobilitazione sulla base del volontariato di una parte di una classe di età potrebbe servire a rispondere ai bisogni di “acquisire la massa” necessaria per resistere più a lungo in caso
di conflitto, ha fatto notare nei giorni scorsi il generale Pierre Schill, capo di stato maggiore dell’esercito.
(da agenzie)
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