LA GRECIA IERI SI È BLOCCATA, TRA SCIOPERO GENERALE, MANIFESTAZIONI E TENSIONI NELLE PIAZZE, CONTRO IL DISEGNO DI LEGGE DEL GOVERNO CONSERVATORE CHE CONSENTE AL DATORE DI LAVORO DI IMPIEGARE UN DIPENDENTE PER 13 ORE DI FILA
LA MAGGIORANZA GUIDATA DA KYRIAKOS MITSOTAKIS HA VARATO ANCHE UNA LEGGE CHE PERMETTE AI CITTADINI DI LAVORARE FINO A 74 ANNI, OVVERO 7 ANNI OLTRE IL LIMITE FISSATO PER L’ETÀ PENSIONABILE
Ieri la Grecia si è fermata per l’intera giornata per protestare contro il disegno di legge voluto dal governo conservatore di Nea Dimokratia — non ancora presentato al Parlamento — che prevede, tra le altre misure, che, a determinate condizioni, un dipendente possa lavorare 13 ore al giorno per un unico datore di lavoro.
I trasporti, in particolare treni e traghetti che collegano la terraferma alle isole, sono stati gravemente interrotti, così come metropolitane e autobus in determinati orari. Anche insegnanti, personale ospedaliero e dipendenti pubblici si sono astenuti dal lavoro su richiesta della Confederazione dei lavoratori greci (Gsee) e della Confederazione dei dipendenti pubblici (Adedy), oltre che del sindacato comunista Pame.
La proposta del governo guidato da Kyriakos Mitsotakis, secondo il Gsee «mette a repentaglio la salute e la sicurezza dei lavoratori e distrugge ogni equilibrio tra vita professionale e personale». Ma per il primo ministro, molti giovani desiderano lavorare di più per guadagnare di più.
La giornata lavorativa di 13 ore non avrebbe carattere «generalizzato» ma eccezionale, si tratterebbe, come spiega il ministero greco del Lavoro, «di una disposizione valida fino a 37 giorni all’anno solo con il consenso del dipendente e con un aumento del 40 per cento della retribuzione». Per i sindacati invece la misura «smantellerà anche le tutele minime» dei dipendenti.
In Grecia, la settimana lavorativa, pari a 39,8 ore, è già superiore alla media Ue che si ferma a 35,8 ore, secondo i dati Eurostat. Il governo di Kyriakos Mitsotakis, rieletto un paio di anni fa nel giugno del 2023, ha varato inoltre una legge che permette ai cittadini di lavorare fino a 74 anni, vale a dire 7 anni oltre il limite fissato per l’età pensionabile.
Tra le altre misure che vanno contro l’equilibrio tra impegno professionale e vita privata, oltre che contro la sicurezza del posto di lavoro — denunciano i sindacati — ci sono la settimana lavorativa di sei giorni, il licenziamento di un dipendente senza preavviso entro il primo anno e un periodo di prova fino a sei mesi per gli impiegati.
Sono state introdotte anche nuove limitazioni al diritto di sciopero: chi ostacola il lavoro dei colleghi, per esempio con il picchettaggio, può essere multato fino a cinquemila euro o finire in carcere per sei mesi.
Nonostante il miglioramento del rating del debito pubblico, passato a tripla B, la crescita economica (+2,3% nel 2024) e il calo del tasso di disoccupazione, la Grecia resta uno dei Paesi dell’Ue con i salari più bassi a fronte di un costo della vita in continua crescita.
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