LA MOTOSEGA DEL TURBOLIBERISTA MILEI SI È INCEPPATA E LA GENTE È INCAZZATA: I SINDACATI ARGENTINI SCENDONO IN PIAZZA CONTRO LA RIFORMA DEL LAVORO DEL PRESIDENTE, CHE RIDURREBBE I DIRITTI DEI DIPENDENTI
DA QUANDO QUELLO SVALVOLATO DI MILEI È AL GOVERNO, NEL PAESE SONO STATI PERSI DI 270 MILA POSTI DI LAVORO E SONO FALLITE 26 MILA PICCOLE-MEDIE IMPRESE… PER TUTTA RISPOSTA, MILEI DENUNCIA I CONTROLLORI DI VOLO CHE HANNO INCROCIATO LE BRACCIA
Il principale sindacato generalista dell’Argentina, la Confederacion General del Trabajo (Cgt), ha annunciato l’avvio di un “piano di lotta” contro la riforma del lavoro presentata in Parlamento dal governo di Javier Milei.
Lo hanno annunciato i vertici della confederazione nel comizio di chiusura di una grande manifestazione che ha portato migliaia di lavoratori a protestare nella storica Plaza de Mayo, simbolo della lotta contro la dittatura.
“Questo è il primo passo di un piano di lotta, continuate a non ascoltarci e andremo verso lo sciopero generale”, ha ammonito il triumvirato alla guida della Cgt composto dai segretari generali Jorge Sola, Cristian Jerónimo e Octavio Argüello.
Il governo Milei è sotto accusa per un programma economico che al di là dei risultati macroeconomici ha prodotto fino ad oggi la perdita di 270.000 posti di lavoro e la chiusura di 26.000 pmi, secondo cifre dei sindacati.
In tale contesto la prospettiva di una riduzione dei diritti e delle garanzie sui licenziamenti inclusa nella riforma dell’esecutivo è considerata inaccettabile dai sindacati. “Non vogliamo meno diritti, ma più lavoro, più dignità e più salario”, avvertono dalla Cgt.
Il governo argentino di Javier Milei ha sporto una denuncia penale contro il sindacato dei controllori di volo nel contesto di una serie di scioperi che stanno generando gravi disagi a migliaia di passeggeri.
(da agenzie)
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