“LA PITONESSA” RESTA SOLA: LUCA RUFFINO, PRESIDENTE DELLA HOLDING VISIBILIA E AMMINISTRATORE UNICO DI VISIBILIA EDITRICE, PRENDE LE DISTANZE DA DANIELA SANTANCHÉ
“MA QUALE ‘SOCCORSO NERO’, CI DEVE 1,5 MILIONI E PER QUESTO HA MESSO A GARANZIA ANCHE LA SUA CASA. NON HO NULLA DA SPARTIRE CON LEI”
«Ma quale soccorso nero, Daniela Santanchè ci deve 1,5 milioni e per questo ha messo a garanzia anche la sua casa. Non ho nulla da spartire con lei per il resto e stiamo sistemando le cose che abbiamo trovato qui». Luca Ruffino, presidente della holding Visibilia e amministratore unico di Visibilia editrice, non ci sta ad essere definito come un amico della ministra del Turismo e del presidente del Senato Ignazio La Russa.
A Repubblica racconta perché ha investito in Visibilia, società con mille problemi, salvando comunque dal fallimento l’azienda della ministra con un tempismo davvero singolare: nel momento peggiore, ha deciso di puntare su questa società. «È stata una scelta imprenditoriale, guardavo a Visibilia da diversi anni e ne vedevo le potenzialità.
Quando abbiamo deciso di entrare nella compagine societaria la capitalizzazione di Borsa era di 300 mila euro — dice Ruffino — viene fatta confusione tra la posizione debitoria gigantesca che Santanchè ha nei confronti del mondo intero e la posizione della holding, di cui sono presidente. La holding ha solo un debito verso l’Agenzia delle entrate di 150 mila euro, che stiamo pagando. Santanchè è invece una mia debitrice, siamo creditori verso di lei di una somma importante, 1,5 milioni che lei sta ripianando con rate mensili da 50 mila euro».
Molti hanno letto nell’attivismo di Ruffini in Visibilia una sorta di «soccorso nero ». Ruffini, in passato segretario dell’Udc, era finito a processo insieme a Marco Osnato, oggi deputato FdI, e al fratello di Ignazio la Russa, Romano, per una vicenda che riguardava finanziamenti alla campagna elettorale di quest’ultimi e appalti all’istituto che gestisce le case popolari di Milano: tutti sono stati assolti in via definitiva perché «il fatto non sussiste».
«Ma quale soccorso nero — ribatte Ruffini — sono centrista da sempre e ho lasciato la politica. Santanchè la conosco, chiaramente, ci ho parlato fino a 15 giorni fa. Ma non ho rapporti con lei di nessuna natura. So che quaranta giorni fa è stato fatto un atto dal notaio con il quale Santanchè ha messo a disposizione dei creditori principali — tra cui noi — la sua casa milanese, che ha un valore superiore ai 6 milioni di euro»
E con i La Russa che rapporti ha Ruffini? «Conosco sia Romano sia Ignazio. La mia vicenda giudiziaria nasce con Romano e credo di non sentirlo dall’epoca del processo. Conosco anche il presidente del Senato, ma non ho grandi frequentazioni».
(da agenzie)
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