L’ACCOGLIENZA AI PROFUGHI FARA’ GUADAGNARE L’EUROPA: SPENDE UN EURO, NE GUADAGNERA’ DUE
LO STUDIO DELL’ECONOMISTA LEGRAIN SU MIGRANTI E PIL: I RIFUGIATI COSTANO ALL’EUROPA 69 MILIARDI, MA NE SPENDERANNO IL DOPPIO IN 5 ANNI
Accogliere i richiedenti asilo che provengono dall’Africa e dal Medio Oriente è una spesa enorme per l’Unione europea, ma il costo sarà ampiamente ripagato dagli stessi profughi che nei prossimi anni andranno a generare una ricchezza pari al doppio di quanto è costata l’accoglienza.
Il calcolo è stato effettuato dall’economista Philippe Legrain, ex consigliere alla presidenza della Commissione europea, secondo il quale i rifugiati che vengono usati come spauracchio dai movimenti populisti e xenofobi in realtà creeranno nuovi posti di lavoro, faranno crescere la domanda di prodotti e servizi e colmeranno la richiesta di forza lavoro non soddisfatta dagli europei.
Non solo: Legrain dimostra attraverso il suo studio che grazie al lavoro i profughi aiuteranno a rimpinguare le casse della previdenza sociale.
Più precisamente, l’accoglienza dei profughi incrementerà il debito pubblico dell’Unione europea nel suo complesso per 69 miliardi di euro entro il 2020, ma nello stesso periodo i profughi faranno crescere il Pil di 126,6 miliardi: per ogni euro speso per l’accoglienza e l’integrazione, dunque, l’Europa ne riceverà due.
Il dossier “Refugees Work: A Humanitarian Investment That Yields Economic Dividends” è stato presentato mercoledì dalla Tent Foundation, ong che si occupa di sfollati.
Il rapporto rovescia lo stereotipo del profugo che manda all’aria i conti dell’Unione europea e toglie il pane di bocca ai poveri del vecchio continente.
Numeri alla mano, è proprio il contrario: anzi conviene all’Europa investire sull’accoglienza poichè a breve termine riceverà dai profughi il 100% di quanto ha speso.
Come riporta il quotidiano britannico Guardian, Legrain è convinto che soltanto facendo i conti con la realtà potrà crollare il mito del rifugiato come un peso per la società : “E’ un pregiudizio condiviso anche da coloro che sono favorevoli ad accogliere i richiedenti asilo, secondo i quali sono molto costosi ma è giusto farli entrare”.
“Ma questo è sbagliato. Se naturalmente la motivazione primaria per accoglierli è che fuggono dalla morte, una volta arrivati possono contribuire all’economia”.
Dopo aver eroso il pregiudizio sui costi a fondo perduto dell’accoglienza, Legrain smonta anche quello sbandierato spesso dai partiti anti-migranti: quello secondo il quale gli immigrati rubano il lavoro ai locali.
“Per farla semplice: non c’è un numero fisso di posti di lavoro. I rifugiati che prendono dei posti di lavoro allo stesso tempo ne creano altri. Quando spendono quello che guadagnano, fanno crescere la domanda per le persone che producono i beni e i servizi che loro consumano. Allo stesso tempo creano lavoro in linee di produzione complementari: per esempio i rifugiati che diventano muratori creano lavoro per i locali che possono diventare supervisori oppure commercianti di prodotti per l’edilizia”.
L’arrivo dei profughi è una manna per la situazione demografica di una Europa sempre più anziana e sterile.
Questo è un altro punto che il dossier sottolinea.
Sempre Legrain: “Entro il 2030 la quota degli europei in età produttiva si ridurrà di un sesto (8,7 milioni di persone), mentre la popolazione anziana aumenterà di un quarto (4,7 milioni)”.
L’età media dei rifugiati è bassa, spesso si tratta di persone tra i venti e i trent’anni che possono contribuire a fare figli svecchiando la popolazione europea e contribuendo a pagare le pensioni degli europei.
(da “Huffingtonpost“)
Leave a Reply