LE FOTO “DELICATE E GLI AUDIO DI GIORGIA MELONI: PERCHE’ IL CASO SANGIULIANO FA TREMARE IL GOVERNO
GLI AUDIO CON I GIUDIZI SUL GOVERNO E SU ARIANNA E LE NOMINE DI ALES… L’ESPOSTO ALLA MAGISTRATURA DI BONELLI CON L’IPOTESI DI PECULATO E RIVELAZIONE DI SEGRETI D’UFFICIO
Ci sono «altre fotografie» che ritraggono Gennaro Sangiuliano insieme a Maria Rosaria Boccia. «E sono molto più delicate di quelle che abbiamo venduto a Gente»: a dirlo è Alex Fiumara, fotogiornaista che insieme a Max Scarpone ha firmato il servizio del settimanale in edicola questa settimana. Ma chi le possiede ha deciso di non pubblicarle. Per ora.
E mentre il ministro al Tg1 ammette la «relazione affettiva» con l’influencer diventata non-consigliera, il governo e Giorgia Meloni tremano per gli audio. Ci sono conversazioni registrate con il ministro e i suoi collaboratori. I messaggi audio che i due si sono scambiati. E filmati in cui Sangiuliano si lascia andare a valutazioni sui colleghi nell’esecutivo. E Il Foglio parla anche di audio e messaggi scambiati con la premier. In cui si parlerebbe, tra l’altro, di nomine.
Gli audio di Maria Rosaria Boccia
Boccia, scrive Repubblica, aveva l’abitudine di registrare le conversazioni con il cellulare. In alcuni casi usava anche gli occhiali-spia, come ha ammesso lei stessa. Ci sono anche i messaggi Whatsapp che i due si sono scambiati. Ma si tratterebbe al massimo di cuoricini. Invece un problema per il governo potrebbero diventare i video che Boccia registrava. In alcuni Sangiuliano si lascia andare a giudizi nei confronti dei colleghi nell’esecutivo. Ma anche sulla presidente del Consiglio, su sua sorella Arianna e su alcuni membri dello staff. «Non credo sia lecito utilizzare eventuali conversazioni private», ha detto Sangiuliano a Chiocci ieri sera. Di fatto confermandone l’esistenza. E sul contenuto c’è un indizio significativo che passa di bocca in bocca. E che riguarda una società pubblica che si chiama Ales.
Intanto, il portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, ha depositato al posto di Polizia della Camera dei deputati un esposto alla Procura della Repubblica sul caso. In allegato al documento articoli di stampa, mail e screenshot dei social di Maria Rosaria Boccia. Le ipotesi, ha spiegato, sono “distrazione per peculato e rivelazione di segreto d’ufficio”. “Nella ricostruzione del ministro c’è qualcosa che non torna. Ieri ho ascoltato la sua imbarazzante intervista: non deve chiedere scusa alla moglie e a Meloni ma agli italiani perché accreditare una persona che non aveva nessun ruolo utilizzando servizi dello Stato, andando ospite di organizzazioni e amministrazioni locali, facendo in modo che la dottoressa Boccia venisse a conoscenza di atti riservati della Pubblica amministrazione sono fatti di una gravità inaudita. La premier Giorgia Meloni ancora una volta difende l’indifendibile, non mi resta che rivolgermi all’attività giudiziaria”.
(da agenzie)
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