LOBBY NERA, INDAGATI ANCHE I LEGHISTI CIOCCA E BASTONI E VOLPECINA DI FRATELLI D’ITALIA
DIVENTANO OTTO GLI INDAGATI PER FINANZIAMENTO ILLECITO AI PARTITI E RICICLAGGIO
Si allunga la lista degli indagati nell’inchiesta Lobby nera, relativa alla presunta rete di estrema destra emersa dall’inchiesta di Fanpage su Fratelli d’Italia e sulla campagna elettorale del partito per le elezioni comunali a Milano.
Tra i nuovi nomi che si aggiungono ci sono anche Angelo Ciocca, eurodeputato della Lega, Massimiliano Bastoni, consigliere lombardo del Carroccio e Chiara Valcepina, consigliera comunale di Fratelli d’Italia a Milano.
Tra gli indagati nell’indagine condotta del pm Giovanni Polizzi e della Guardia di Finanza di Milano, aperta lo scorso ottobre per finanziamento illecito e riciclaggio, erano già presenti Roberto Jonghi Lavarini, il capodelegazione di FdI in Ue Carlo Fidanza, Mauro Rotunno, il commercialista vicino al “barone nero” Lavarini, Lali Panchulidze, “la donna del trolley“, presidente dell’Associazione culturale internazionale ecumenica cristiana Italia Georgia Eurasia, e Riccardo Colato, esponente dell’associazione di ultradestra Lealtà e Azione. Gli otto indagati sono accusati a vario titolo di finanziamento illecito ai partiti e riciclaggio.
Dopo l’apertura dell’inchiesta lo scorso ottobre, i pm hanno chiesto al gip Alessandra Di Fazio una proroga di sei mesi per approfondire le indagini e concludere gli accertamenti necessari per valutare, nei singoli casi, per quali posizioni richiedere il processo e quali sono invece quelle da archiviare.
Nella richiesta di proroga viene infatti specificato che trattandosi di una «vicenda complessa, si ritiene necessario acquisire ulteriori elementi utili a corroborare gli elementi probatori sinora rilevati». L’inchiesta punta a verificare se le parole degli indagati, filmati a loro insaputa dalle telecamere di Fanpage, descrivevano un “sistema” di finanziamenti illeciti a favore di FdI e a Lega.
Il “barone nero” definì Ciocca “il nostro primo referente politico”, con l’eurodeputato che aveva minacciato querele per prendere le distanze da un personaggio scomodo per i suoi trascorsi nell’estrema destra. Nei filmati si potevano ascoltare esponenti del partito di Giorgia Meloni affermare che avrebbero accettato finanziamenti in nero per portare avanti la campagna di Chiara Valcepina.
Fidanza in un’occasione è stato anche registrato mentre faceva un saluto fascista. L’indagine del pm Giovanni Polizzi e della Guardia di Finanza di Milano, aperta lo scorso ottobre per finanziamento illecito e riciclaggio, coinvolge anche il commercialista Mauro Rotunno e Lali Panchulidze, presidente dell’Associazione culturale internazionale ecumenica cristiana Italia Georgia Eurasia, la donna che andava a ritirare il trolley credendo fosse pieno di soldi per la campagna elettorale e invece conteneva libri antifascisti, e l’esponente di Lealtà e Azione Riccardo Colato, che consegnava pacchi alimentari a cittadini italiani in un’iniziativa utilizzata dall’estrema destra sempre a fini elettorali.
(da agenzie)
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