LOMBARDIA, SPUTTANATI 50 MILIONI PER IL VOTO ELETTRONICO E ANCORA MANCANO I DATI DEFINITIVI
FLOP DELLA VOTING MACHINE OLTRE CHE DEL REFERENDUM AL 37% (FORSE) DI PRESUNTI VOTANTI
Costi altissimi e risultati deludenti. Alle 10 del mattino del giorno dopo i risultati sul
referendum per l’autonomia della Lombardia non sono ancora defintivi: colpa di problemi “tecnologici”.
Eppure la Lombardia ha speso quasi 50 milioni di euro contro i 14 del Veneto per la macchina referendaria.
In Lombardia i costi oscillano per l’acquisto di 24mila tablet usati per le procedure di voto . Solo per l’acquisto dei tablet e dei software relativi, la Lombardia ha speso 23 milioni mentre altri 24 sono stati stimati per pagare gli scrutatori e 1,6 milioni di euro sono stati spesi per la campagna elettorale.
Eppure, all’indomani del voto, non c’è ancora certezza immediata.
Secondo la Regione Lombardia, la stima del dato finale sull’affluenza nel referendum sull’autonomia “oscilla tra il 38 e il 39% per un numero di votanti di circa 3 milioni” quando sono state esaminate il 95% delle 24mila Voting machine.
Allo stato – spiega la Regione in una nota – l’affluenza è pari 37,07. “Si sono registrate alcune criticità tecniche nella fase di riversamento dei dati della rimanenti Voting machine e pertanto i risultati completi potranno essere resi noti a operazioni concluse” fa sapere la regione.
Inoltre si sono registrati diversi problemi di voto, con conseguenza rabbia dei votanti sul web, anche legati agli alti costi dell’operazione.
Per avere una idea: 50 milioni di euro è la cifra che spenderà la Regione fra 2017 e 2019 per finanziare le tariffe agevolate del trasporto pubblico.
La stessa cifra è stata spesa per il solo referendum di domenica.
(da agenzie)
Leave a Reply