LOTTA CONTRO IL TEMPO NEL POLCEVERA CONTRO L’ONDA NERA, SEQUESTRATO IL DEPOSITO IPLOM
IL SINDACO: “NUOVE REGOLE PER IMPIANTI A RISCHIO”… TOTI: “E’ UNA EMERGENZA NAZIONALE, NON LOCALE”…L’ECOSISTEMA GRAVEMENTE DANNEGGIATO, RESIDENTI INFEROCITI: “DA ANNI DENUNCIAMO IL PERICOLO, NESSUNO CI HA ASCOLTATO”
L’odore acre, nauseabondo, del petrolio ti entra nelle narici, nella testa già mentre si attraversa la strada di sponda del Polcevera.
Lo sversamento di greggio figlio della rottura di una condotta Iplom avvenuto nella serata di una grigia domenica di aprile ha fatto precipitare Fegino, Borzoli, terre di confine tra il Ponente e la Valpolcevera nell’incubo del disastro ecologico.
Tecnici specializzati e Vigili del Fuoco lavorano senza sosta con schiumogeno, panne assorbenti e ruspe per impedire all’onda nera di raggiungere il mare.
Senza un esito positivo, purtroppo. Ma il viscido nemico sta rendendo difficile la vita agli abitanti di queste zone già da ore.
Abitanti che raccontano la loro rabbia e minacciano proteste: “Da tanto – racconta una donna- denunciamo la situazione di potenziale pericolo senza essere ascoltati”.
E mentre un giovane fruttivendolo pensa anche al suo lavoro “temo che oggi lavoreremo poco ma il mio pensiero va anche ai bimbi delle scuole vicino ai depositi”, un altro abitante ricorda con nostalgia quando qui comandava la terra, intesa come i contadini che lavoravano in zona e non il “progresso”.
E chi lascia Fegino, Borzoli, si porta appresso quell’odore. L’odore della paura e della rabbia di chi non si sente al sicuro a casa propria.
E l’ecosistema del Polcevera, che vede uccelli e piccoli mammiferi, è a forte rischio. Già notati pesci morti nelle acque del torrente.
Si lavora senza sosta a Fegino e lungo il corso del torrente Polcevera, fino alla foce, dopo lo sversamento, avvenuto ieri sera intorno alle 19, di petrolio da una condotta del deposito della raffineria Iplom che ha sede a Busalla e che ha rovesciato una grande quantità di petrolio nel rio Pianego, nel rio Fegino e, da questo, nel Polcevera. Chiazze di idrocarburi si notano lungo tutta l’asta terminale del torrente, tra i quartieri di Sampierdarena e Cornigliano nel ponente cittadino.
Il pm Alberto Landolfi ha aperto un fascicolo per inquinamento e posto sotto sequestro il deposito costiero della Iplom a Fegino da cui si è prodotto lo sversamento.
Quando, poco prima delle 20, c’è stato il guasto, non sarebbero state chiuse le valvole in tempo, permettendo al petrolio di raggiungere il rio Pianego.
I pompieri hanno versato dello schiumogeno per formare uno strato tra il greto e l’aria, proprio per “ingabbiare”la sostanza. Sul posto il nucleo Nbcr, il settore dei vigili del fuoco specializzato negli interventi in caso di rischio nucleare, biologico, chimico e radioattivo.
Decine di persone preoccupate hanno seguito i lavori di messa in sicurezza sulle rive dei torrenti.
Nonostante gli appelli ai residenti di stare “in casa con le finestre chiuse perchè la situazione è a rischio”, in tanti sono scesi in strada per assistere ai soccorsi.
Banche Abera, etiope, ha il figlio asmatico che subito dopo la fuoriuscita di petrolio si è sentito male ed è stato portato al Gaslini. “Resterà all’ospedale”, racconta. “I medici preferiscono tenerlo sotto osservazione per la notte e comunque non farlo rientrare a casa”.
“Stiamo valutando se dal punto di vista legale ci sono le condizioni per chiedere i danni per questo incidente”. Lo ha detto il sindaco di Genova Marco Doria parlando dello sversamento di greggio nel torrente Polcevera a Genova. “Stiamo anche valutando – ha aggiunto il sindaco – tutti i provvedimenti necessari per disciplinare queste attività che rischiano di creare danno”.
“Siamo in contatto quasi costante con il ministro dell’ambiente Galletti, per decidere quali saranno i percorsi per chiedere i fondi necessari all’importante opera di bonifica e, se le condizioni di legge lo permetteranno, potremmo chiedere lo stato di emergenza”.
Lo ha detto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, durante il sopralluogo con l’assessore all’ambiente, Giacomo Giampedrone, sul luogo dello sversamento di greggio in Valpolcevera.
“Questa non è solo un’emergenza regionale ma è nazionale, visto il danno ambientale. Serviranno fondi straordinari perchè questo corso d’acqua ha subito un danno molto serio”, ha detto Toti .
(da agenzie)
Leave a Reply