LOTTA PER LE POLTRONE: NESSUNA INTESA SUL PREMIER
M5S E LEGA NON RIESCONO A CHIUDERE, IL NODO E’ CHI SI SIEDE A PALAZZO CHIGI
Ennessimo rinvio. Il programma di governo tra Lega e 5Stelle non è ancora chiuso. E non lo è perchè la trattativa, quela vera, è ancora in alto mare e va ad oltranza: sul nome del premier Lega e Movimento 5 Stelle sono lontani dalla soluzione.
Un solo passo avanti: un parlamentare Cinque Stelle come primo ministro.
Secondo le ultime indiscrezioni i papabili sono: lo stesso Di Maio, Bonafede, Fraccaro, Crimi e Spadafora. In pole, proprio il capo politico del Movimento. Del tutto tramontata l’ipotesi staffetta tra il capo politico del Movimento e Matteo Salvini.
Al segretario del Carroccio dovrebbe essere affidata la guida del ministero dell’Interno.
Mentre per gli altri ministri “di peso” i nomi più probabili sono quello di Giampiero Massolo – presidente del cda di Fincantieri – agli Esteri e del grillino Bonafede alla Giustizia.
Il leghista Giancarlo Giorgetti è in pole position per il ruolo di sottosegretaro con delega ai Servizi mentre la Lega dovrebbe indicare i nomi per l’Agricoltura e il Turismo.
Mentre il ministero dell’Economia e quello delle Politiche Ue potrebbero essere affidate a tecnici. Un altro parlamentare M5S entrato in alcune rose di papabili, Emilio Carelli, smentisce di essere indisponibile a ricoprire il ruolo di premier: “Non è vero, sono e resto a disposizione del movimento”. Poi precisa: “Il candidato resa Di Maio”.
Novità anche sul fronte del programma: nonostante le richieste dei Cinque Stelle c’è un limite temporale previsto per l’erogazione del reddito di cittadinanza: sarà di due anni. I due leader, si apprende da fonti M5s, hanno sciolto i nodi relativi ai punti rimasti in sospeso. Il programma, confermano dai 5Stelle, ora sarà votato su Rousseau.
Ritorno al Quirinale.
Luigi Di Maio e Matteo Salvini potrebbero salire lunedì al Colle? “Una data realistica”, fanno sapere dal Movimento 5 stelle.
Non sarebbero peraltro previsti altri incontri dei due leader, che nei prossimi giorni saranno impegnati sul territorio per iniziative elettorali e per l’appuntamento con i gazebo per illustrare il Contratto di governo ai rispettivi iscritti e simpatizzanti: Salvini sarà stasera ad Aosta mentre Di Maio a Monza.
Gentiloni: leader Ue preoccupati.
Mentre si definiscono gli ultimi tasselli del puzzle giallo-verde, parole sempre più allarmate arrivano dal premier ancora in carica, Paolo Gentiloni. Tra i leader europei circolano “preoccupazioni che io personalmente sento” su “tre capitoli” del futuro governo italiano, ha detto parlando a Sofia, a margine del vertice Ue-Balcani. Preoccupano le “posizioni italiane sulle grandi scelte internazionali”, finora “sempre condivise”, anche da “Tsipras e Orban”. E poi gli effetti “delle politiche a debito” e un possibile cambiamento delle “politiche migratorie”.
(da agenzie)
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