NAPOLI, CENTRODESTRA DIVISO SULLA CANDIDATURA DI MARESCA: “SBAGLIATO FARE FUGA IN AVANTI”
FRATELLI D’ITALIA: “SE OGNUNO PENSA DI ANDARE PER CONTO SUO, NON SI VINCE”
“Sbagliato fare fughe in avanti. Sono rimasto sorpreso dalle dichiarazioni di Salvini”. Parla così Andrea Santoro, coordinatore in città di Fratelli d’Italia e consigliere comunale a Napoli.
L’investitura del leader della Lega Matteo Salvini che ieri ha rilanciato la candidatura a sindaco del magistrato Catello Maresca spiazza i partiti del centrodestra. Santoro lancia un monito agli alleati: “La partita delle Comunali la vinciamo se teniamo compatta la coalizione di centrodestra. Se ognuno pensa di andare per conto suo, diventa complicato”.
Sul fronte di Forza Italia, la terza gamba di una alleanza composta poi da Lega e Fratelli d’Italia, si esprime così Fulvio Martusciello, eurodeputato: “E’ indiscutibile che Maresca sia il miglior candidato possibile, non è ancora in campo, qualora lo dovesse essere potremo valutarlo politicamente”.
Martusciello era stato tra quelli a porre la questione dei simboli: rinunciare al logo dei partiti, per lasciare spazio a una candidatura civica come quella di Maresca, non va giù a parte dei berlusconiani e gli esponenti di Giorgia Meloni.
“Sui simboli è tutto rimesso al tavolo nazionale – spiega Martusciello – perchè la questione di Napoli è come quella di Milano e Roma: vanno valutate insieme, presumo che il centrodestra voglia mettere in campo una strategia uguale nelle varie città “. §Partita ancora in salita per il magistrato? Fratelli d’Italia ha anche proposto un suo candidato, Sergio Rastrelli, avvocato e figlio dell’ex governatore della Campania. “Noi non vogliamo andare da soli – chiarisce Santoro – C’erano dei nomi in campo, da Maresca a Cimmino (imprenditore, ndr), abbiamo chiesto di prendere in considerazione anche quello di Rastrelli che riteniamo abbia un suo fascino. Ma non abbiamo detto “o Rastrelli o niente”. Deve decidere la coalizione. Meloni, Salvini e Berlusconi devono mettersi intorno a un tavolo e decidere”. Santoro vede di buon occhio un allargamento alle “esperienze civiche”: “Ci sono molti che stavano con De Luca alle Regionali che potenzialmente sono nostri alleati, appartengono a un mondo moderato che non è quello del Pd e di de Magistris”.
(da agenzie)
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