NO TAV CONTRO SALVINI: “IL CANTIERE E’ FERMO, LO SFIDIAMO AD ALLARGARLO, COSI’ POTRA TOCCARE CON MANO COSA VUOL DIRE TERRITORIO OSTILE”
“TEATRINO POLITICO SULLA NOSTRA PELLE, LA NOSTRA STORIA LA SCRIVIAMO NOI”
“Continuiamo da noi. Da un cantiere di fatto fermo da oltre 400 giorni grazie alla nostra opera costante di presidio ed iniziativa, da dei lavori di allargamento che sfidiamo Salvini a far partire, così da poter toccare con mano cosa significa cantierizzare un territorio ostile”.
Il voto del Senato sulle diverse mozioni, definito come “una sceneggiata dall’esito scontato”, non ferma la lotta dei No Tav. “La nostra storia la scriviamo noi – si legge su notav.info -. Ci vediamo nella valle che Resiste!”.
“Di questa sceneggiata ne avremo fatto volentieri a meno – continuano i No Tav – lo abbiamo dichiarato giorni fa, poichè l’esito era scontato e non ci interessa francamente spenderci troppo parole”. “Giochi di palazzo e poltrone, equilibrismi e fanatismi li lasciamo volentieri ad altri. La storia, lo sappiamo, relegherà ognuno al posto che merita”.
“Questo teatrino costruito sulla nostra pelle – sottolineano i No Tav – si svolge mentre decine di fogli di via vengono notificati ancora in questi minuti da carabinieri e polizia a tanti della valle che quotidianamente si spendono nelle iniziative di contrasto all’opera devastatrice”.
Dunque i No Tav sfidano direttamente Salvini, un ulteriore passo del movimento della Valsusa verso la separazione dai Cinque Stelle.
(da agenzie)
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