“NON DIRE MALE DEL RE…”: IL PECCATO DEL CONSIGLIERE GAROFANI
UNA POLEMICA MONTATA AD ARTE PER COLPIRE CHI SI OPPONE ALLA NUOVA LEGGE ELETTORALE E L’ENNESIMO DIVERSIVO DI MASSA DAI REALI PROBLEMI DEL PAESE
Accusato di un piano contro Meloni, il consigliere Garofani, cattolico, ancorché di
sinistra, non ha purtroppo tenuto a mente, a tavola, l’ammonimento di Qohèlet, 10,20: «Non dire male del re neppure con il pensiero/ e nella tua stanza da letto non dire male del potente, / perché un uccello del cielo potrebbe trasportare la tua voce/ e un volatile riferire la tua parola».
Roma è piena di uccellacci ed uccellini, e di uccellati di conseguenza. Peccato, perché un peccato di imprudenza a tavola si è trasformato in un tramestio sgangherato ai danni delle istituzioni da parte dei soliti noti a Palazzo Chigi. Cui non è sembrato vero di tornare a proporsi come vittime dell’ennesimo complotto, e di poterci offrire un saggio della Premierada alla Sgarbatella che ci ammanniranno da qui alle elezioni del ’27 dove arrivare con una nuova legge elettorale con il premier eletto, nei fatti, direttamente dal popolo con maggioranza assicurata al seguito.
«Complotto e rivoluzione» – complotto loro e rivoluzione nostra – sembra essere per Fratelli d’Italia la strategia per rivoltare, a favor di popolo ovviamente, il paese come un calzino. Dopo che le scatolette di tonno delle Camere sono state largamente svuotate, ora pare essere arrivato il turno del Quirinale. È la nuova scatola da svuotare. E da intimidire, imputandogli un inesistente complotto dei Consiglieri di cui, «là dove si puote», «non si poteva non sapere». Ma la scatola si è confermata fortunatamente, come è stata pensata dai Costituenti, uno Scatolone, e bello pieno. E che, capita l’antifona, in modo inusuale ha reagito facendo intendere che lo Scatolone è ben abitato, e che tutta la verità de La Verità ricamata da Belpietro e sventolata da Bignami come un drappo rosso per infilzare le banderillas dell’indignazione istituzionale sulle terga del povero Garofani (ma in realtà il toro da cominciare a sfiancare nell’arena era un altro), era una stupidaggine ai limiti del ridicolo.
Il resto va da sé: incontro quirinalizio, «non ce l’ho con Lei», «piena sintonia», «ma quello lì deve scusarsi, io sono una tosta».
Poco conta che l’imprudente Garofani, facendosi riprendere da ex Pd dalle sirene delle questioni interne del suo vecchio partito con amici della sua vecchia squadra, il buon De Bartolomei compreso, lo “scossone” pare non lo intendesse rivolto da dare al governo, ma al Pd perché attrezzasse una candidatura più performativa di Schlein contro Meloni alla prossima tornata elettorale.
Si deve scusare, questa è la richiesta. Forse proprio del goffo tentativo di togliere a Meloni la sparring partner dalla premier ritenuta ideale per vincere la prossima volta. E non parlasse di un impossibile scossone al governo in carica per cui nessuno ravvede i termini politici, tra cui la limpida correttezza istituzionale di Mattarella. Che a chi scrive appare essere ben disponibile all’ascolto, ma sulle questioni essenziali benissimo in grado di consigliare ai suoi consiglieri cosa consigliargli, se
proprio vogliono.
Insomma, una polemica montata ad arte per disincentivare resistenze ai propri progetti sulla legge elettorale e per l’ennesimo diversivo di massa dai reali problemi del governo con un Paese in difficoltà. Se non fosse grave, una querelle che meriterebbe solo di essere riportata in trattoria dove è nata, con Garofani che dichiara che non stava affatto chiedendo uno scossone alle istituzioni o al Pd ma semplicemente lo scorzone sull’amatriciana, visto che non è ancora tempo di tartufi, che non si trovano.
Credo che questo Paese più che di Amazzoni, Medee e Zarine – un machismo al femminile – comincia ad avvertire il bisogno di una “paternità” responsabile, serena, consapevole, in cui tutti possano riconoscersi. Inclusiva, non divisiva. Mattarella ne è un’icona, non andrà bene a scalmanati e scalmanate, ma va bene, a stare ai sondaggi, a moltissima Italia, quella di tutti.
(da agenzie)
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