NUOVA STANGATA IN BOLLETTA: GRAZIE ALLA “TASSA MELONI” GLI ITALIANI PAGHERANNO 168 EURO IN PIÙ ALL’ANNO
LE ASSOCIAZIONI NAZIONALI DEI CONSUMATORI SULLE BARRICATE PER LA DECISIONE DEL GOVERNO DI NON PROROGARE GLI SCONTI SULL’IVA E SUGLI ONERI DI SISTEMA PER LUCE E GAS. IL TUTTO MENTRE IL PREZZO DELL’ENERGIA VIENE SPINTO DI NUOVO AL RIALZO DALLA CRISI NEL MAR ROSSO
Niente più sconti sulle bollette di luce e gas per più di 200 euro l’anno. E’ quanto emerge dalle prime indicazioni sulle decisioni che saranno prese domani dal Governo. I consumatori speravano in una proroga dello sconto sull’Iva e sugli oneri di sistema. Niente di nuovo nemmeno sulle soglie di reddito per i bonus sociali su luce e gas. Nel frattempo sale di nuovo il prezzo del gas. Questo volta l’andamento è spinto dalla crisi nel Mar Rosso e rischia di far salire gli esborsi a famiglia a quasi 600 euro in più l’anno.
«Grande delusione per la convocazione di domani del Consiglio dei ministri che non prevede nulla sul fronte delle bollette, né rispetto allo sconto dell’Iva al 5% scaduto il 31 dicembre, che implicherà una Tassa Meloni di 168 euro su base annua, 213 conteggiando anche il ripristino degli oneri di sistema, né sul fronte del bonus sociale, per il quale torneranno le vecchie soglie reddituali – afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori -. Insomma, chi ha un Isee tra 9.530 e 15 mila euro sarà beffato due volte, sia perché non avrà più il bonus sia perché non sarà più considerato vulnerabile e, quindi, dovendo uscire dal mercato tutelato avrà un conseguente rincaro, perlomeno per le bollette del gas» conclude Vignola.
A incidere sul portafoglio è anche la ripartenza della corsa delle quotazioni del gas che crescono del +6% sul mercato di Amsterdam con l’ipotesi dei ritardi per il Gnl a causa della crisi Suez. A segnalare l’andamento è Assoutenti che parla di batosta per le famiglie e chiede a Governo e Ue di attivarsi contro le speculazioni dei mercati. Il rischio è di prezzi al dettaglio più salati in numerosi settori con esborsi per quasi 600 euro in più l’anno a famiglia.
«Il repentino rialzo del 6% del prezzo del gas sul mercato di Amsterdam conferma in pieno il nostro allarme lanciato solo la settimana scorsa circa le possibili ripercussioni negative della crisi nel Mar Rosso sui prezzi dell’energia, ma non solo» dice l’associazione commentando l’accelerazione del gas dopo che il Qatar ha ipotizzato ritardi nelle consegne di Gas naturale liquefatto.
(da agenzie)
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