OGGI E DOMANI 596 COMUNI VANNO AL VOTO, I CAPOLUOGHI DI PROVINCIA SONO 13, MA LE CITTÀ CHE CONTANO DAVVERO DAL PUNTO DI VISTA POLITICO SONO SOLO 5: BRESCIA, ANCONA, VICENZA, PISA E SIENA
LE PRIME DUE IN MANO AL CENTROSINISTRA, LE ALTRE ALLA DESTRA. MA TUTTE SONO CONTENDIBILI E POSSONO ESSERE DECISIVE PER SPOSTARE IL PESO DEI PARTITI… IL CASO PISA, UNA DELLE POCHE REALTÀ DOVE PD E M5S VANNO INSIEME
I Comuni capoluogo chiamati al voto oggi e domani (su 596 totali) sono 13 ma la vera sfida, sul piano politico, si gioca su un numero molto più ristretto: 5. All’apertura delle urne le attenzioni di politici e osservatori si concentreranno su cinque città: Brescia, Ancona, Vicenza, Pisa e Siena. Le prime due governate dal centrosinistra, le altre dal centrodestra.
Il loro risultato peserà sulla bilancia che oggi vede 5 capoluoghi appannaggio del primo schieramento e 8 del secondo. Quelle cinque città sono considerate contendibili e possono spostare i pesi sul piatto della bilancia che decreterà lo stato di salute dei partiti e delle coalizioni.
Brescia
Nel capoluogo governato per dieci anni dal pd Emilio Del Bono che ha passato il testimone alla vicesindaca Laura Castelletti, il centrodestra ha schierato per la chiusura della campagna elettorale a sostegno del leghista Fabio Rolfi tutti i leader nazionali, a partire da Giorgia Meloni e Matteo Salvini.
La coalizione punta «a fare filotto», allineando il Comune della Leonessa al colore dei governi nazionale e regionale. Ma dall’altra parte, il centrosinistra conta sulla continuità per mantenere la guida di una delle città più importanti della Lombardia.
Ancona
Discorso analogo per l’unico capoluogo di Regione coinvolto nella tornata amministrativa, dove il centrosinistra affida a Ida Simonella il compito di portare avanti il lavoro decennale della sindaca uscente Valeria Mancinelli (Pd), mentre il centrodestra (che anche in questo caso governa la Regione) si affida al forzista Daniele Silvetti per conquistare la roccaforte rossa.
Vicenza
La prospettiva è ribaltata se ci si sposta a Vicenza, dove il Comune è guidato da Francesco Rucco (a capo di una coalizione di centrodestra) che punta ad essere confermato. Se la deve vedere con il dem Giacomo Possamai, che al centrosinistra ha aggregato cinque liste civiche. L’obiettivo dello sfidante è ripetere l’impresa con cui un anno fa Damiano Tommasi ha strappato Verona al centrodestra
Siena e Pisa
Infine, i casi Siena e Pisa. La città nota per il Palio e per la banca (Mps) finita in dissesto cinque anni fa fu conquistata per la prima volta, per poche centinaia di voti, dal centrodestra. Che ora, scartato il sindaco uscente (Luigi De Mossi), punta su Nicoletta Fabio. L’avversaria è Anna Ferretti (Pd).
In Toscana, attenzione anche a Pisa, una delle poche realtà in cui è stato siglato il patto tra Pd e M5S, scelta necessaria per consentire al candidato Paolo Martinelli di tentare di strappare la poltrona di sindaco all’uscente Michele Conti.
Infine, centrodestra a rischio anche a Massa: FdI va da sola, il ribaltone è possibile.
(da Corriere della Sera)
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