OPPOSIZIONE RIDICOLA: CONTRO BONAFEDE VOTANO IN 18 MENO DEL PREVISTO
NELLE DUE MOZIONI DI SFIDUCIA RESPINTE DA 142 VOTI MINIMI IL CENTRODESTRA NE PERDE PER STRADA PIU’ DI QUANTI RENZI AVREBBE POTUTO SOTTRARNE SE AVESSE VOTATO CONTRO… MORALE: E’ TUTTA UNA FARSA
Il Senato respinge le due mozion di sfiducia contro il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede presentata dal centrodestra con 160 contrari e 131 sì. Cinque senatori dei 297 presenti non hanno partecipato al voto.
Anche la votazione della mozione di sfiducia presentata da +Europa è stata rifiutata. Hanno votato 301 senatori, contrari 158, favorevoli 124, astenuti 19.
Nel suo discorso il Guardasigilli aveva chiesto “gioco di squadra” all’esecutivo sulla giustizia. E aveva aperto ai renziani sui temi della prescrizione.
“Le misure concrete adottate durante l’emergenza – aveva dichiarato Bonafede – sono il frutto del lavoro di squadra di tutto il governo che ha deciso di considerare la giustizia una vera priorità “.
“Tante volte – aveva ammesso il ministro – all’interno della maggioranza ci siamo interrogati e anche divisi in ordine, per esempio, all’impatto conseguente alla riforma della prescrizione. Su questo punto, così come su tutto l’andamento dei tempi del processo sarà importante una Commissione ministeriale di approfondimento e monitoraggio dei tempi che permetta di valutare l’efficacia della riforma del nuovo processo penale e civile”.
La vicenda merita alcune brevi considerazioni:
1) Bonafede avrebbe fatto meglio a farsi sostituire in quanto non è all’altezza di un compito così delicato. Non ha mai spiegato perchè ha preferito un illustre sconosciuto a capo del Dap a un magistrato come Di Matteo.
2) Il M5s non avrebbe dovuto minacciare una crisi di governo per sostenere un suo ministro palesemente incapace, doveva sostituirlo e basta.
3) La Bonino è stata corretta perchè ne ha fatta una battaglia di contenuti “contro certo giustizialismo”, comunque la si pensi.
4) Renzi ha ottenuto un po’ di visibilità , l’abolizione di Irap, la regolarizzazione dei braccianti e la promessa di qualche ministero in più. Non ha torto su una cosa: con 17 senatori la presenza di “Italia Viva” al governo è sottostimata. Al netto di un protagonismo polemico che non sarà mai premiato dagli elettori che non amano gli scassaballe presuntuosi.
5) L’opposizione di destra-centro stasera dovrebbe andare a nascondersi: fanno una battaglia per far cadere il governo, contano sulla carta su 142 senatori a cui va ad aggiungersi qualche ex grillino incazzato con il M5s (vedi Ciampolillo) e in due votazioni ottengono prima 131 e poi 124 voti, roba che se anche Renzi avesse votato la mozione di sfiducia della Bonino, non sarebbero riusciti a mettere in minoranza il governo.
Semplicemente ridicoli.
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