PAESE CHE VAI DELINQUENTE SOVRANISTA CHE TROVI: MARINE LE PEN COLPEVOLE DI APPROPRIAZIONE INDEBITA DI FONDI PUBBLICI, CONDANNATA ALL’INELEGGIBILITA’ E A 4 ANNI DI GALERA (DUE CON ,LA CONDIZIONALE)
CONDANNATI ANCHE GLI ALTRI OTTO EURODEPUTATI, UNA FRODE DA 2,9 MILIONI DI EURO ATTRAVERSO CONTRATTI FITTIZI CON PROVE SCHIACCIANTI… I GIUDICI HANNO APPLICATO LA LEGGE, NON SERVE FARE LE VITTIME QUANDO SI E’ CARNEFICI
Marine Le Pen e otto eurodeputati sono stati condannati di appropriazione indebita di fondi pubblici. Lo rende noto il tribunale di Parigi dove oggi – lunedì 31 marzo – si è svolto il processo sugli assistenti degli eurodeputati del Rassemblement National al Parlamento europeo di Strasburgo.
La leader di estrema destra è stata condanna a quattro anni, di cui due senza condizionale con possibilità di braccialetto elettronico, e all’ineleggibilità «con effetto immediato»: non potrà, dunque, candidarsi alle Presidenziali del 2027.
Per Le Pen anche una multa di 100mila euro.
Lunedì mattina, prima della decisione dei giudici, la leader dell’estrema destra francese, consapevole dell’importanza della sentenza per il partito, ha evocato per la prima volta la possibilità che sia il suo «delfino» Jordan Bardella il candidato del Rn per le prossime presidenziali. «Jordan ha la capacità di essere presidente della Repubblica», ha detto la capogruppo parlamentare del partito.
I giudici: «2,9 milioni di euro sottratti al Parlamento Ue»
Il caso era emerso già nel 2014, quando il Parlamento europeo aveva segnalato dei sospetti impieghi fittizi da parte del Front National (ora Rassemblement). Le Pen è accusata di aver messo le mani illecitamente su fondi tramite finanziamenti di assistenti parlamentari europei, che in realtà tra il 2004 e il 2016 lavoravano per il partito in Francia e non a Bruxelles o Strasburgo. Secondo il tribunale di Parigi, l
leader del Rassemblement National avrebbe fatto pagare al Parlamento europeo stipendi per 2,9 milioni di euro a persone che non lavoravano nell’emiciclo dell’Unione europea. In particolare, la cifra indebita contestata a Marine Le Pen sarebbe di 474mila euro. «Le Pen è al centro di questo sistema, dal 2009, con autorità»: è quanto dichiarato dalla presidente del tribunale di Parigi, Benedicte de Perthuis, pronunciando le sentenze. Prima del termine della lettura della sentenza, Marine Le Pen è uscita dal tribunale. Secondo il Guardian, si sarebbe recata alla sede centrale del partito dove incontrerà Jordan Bardella.
Il rischio dell’ineleggibilità e il successore Bardella
In poche parole, anche se Le Pen dovesse presentare ricorso in appello, la condanna sarà comunque in effetto senza attendere la condanna definitiva. I nove europarlamentari, tra cui Marine Le Pen, e i dodici assistenti parlamentari oggi dichiarati colpevoli al tribunale di Parigi hanno firmato dei «contratti fittizi», nel quadro di un vero e proprio «sistema» di appropriazione indebita all’interno del Rassemblement National: è quanto dichiarato dalla presidente del tribunale, Bénédicte de Perthuis, nel giorno delle sentenza a Parigi. «E’ stato accertato che tutte queste persone lavoravano in realtà per il partito, che il loro deputato (di riferimento) non aveva affidato loro alcun compito» e che «passavano da un deputato all’altro», ha precisato la magistrata, aggiungendo: «Non si trattava di mutualizzare il lavoro degli assistenti quanto piuttosto di mutualizzare le risorse dei deputati». De Perthuis ha poi avvertito: «Che le cose siano chiare: nessuno viene processato per aver fatto della politica, non è il tema. La questione è sapere se i contratti sono stati eseguiti o meno».
(da agenzie)
Leave a Reply