IL PRIMO A DOLERSI DELLA CONDANNA DI MARINE LE PEN È PUTIN: IL CREMLINO, CHE HA FINANZIATO PER ANNI IL RASSEMBLEMENT NATIONAL, PARLA DI “VIOLAZIONE DELLE NORME DEMOCRATICHE” (COME SE A MOSCA NE SAPESSERO QUALCOSA, DI DEMOCRAZIA)
DIFENDONO LA TRUFFATRICE CHE SI E’ FREGATA I SOLDI DEI CONTRIBUENTI ANCHE VIKTOR ORBAN CHE ESPRIME SUBITO SOLIDARIETÀ E MATTEO SALVINI CHE DELIRA DI “DICHIARAZIONE DI GUERRA” DI BRUXELLES… UNA VOLTA LE DESTRE (QUELLE VERE) VOLEVANO I DELINQUENTI IN GALERA
La condanna all’ineleggibilità di Marine Le Pen è una ”dimostrazione di come in Europa vengano violate le norme democratiche”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremino Dmitry Peskov in un briefing. In ogni caso, ha precisato Peskov, ”la Russia non ha mai interferito negli affari interni della Francia e non ha intenzione di farlo ora”
“Le nostre osservazioni nelle capitali europee indicano che non esitano assolutamente ad andare oltre i confini della democrazia durante il processo politico”: così il portavoce di Vladimir Putin, Dmitri Peskov, ha commentato il processo a Marine Le Pen.
Lo riporta l’agenzia Interfax, secondo cui Peskov ha dichiarato che Mosca “non vuole interferire negli affari interni della Francia e non lo ha mai fatto”, ma ha dichiarato che, a suo parere, “le norme democratiche vengono violate” per quanto riguarda Marine Le Pen e le elezioni presidenziali in Romania.
Il primo ministro ungherese, Viktor Orban, ha espresso solidarietà alla leader del Rassemblement National (Rn), Marine Le Pen, giudicata colpevole di appropriazione indebita di fondi pubblici. “Je suis Marine!” ha scritto su X il primo ministro, riecheggiando lo slogan ‘Je suis Charlie’ utilizzato per esprimere solidarietà al settimanale satirico francese Charlie Hebdo dopo l’attentato terroristico del 2015. Il partito di Orban, Fidesz milita insieme al Rn nel gruppo dei Patrioti al Parlamento europeo.
”Chi ha paura del giudizio degli elettori, spesso si fa rassicurare dal giudizio dei tribunali. A Parigi hanno condannato Marine Le Pen e vorrebbero escluderla dalla vita politica. Un brutto film che stiamo vedendo anche in altri Paesi come la Romania.
Quella contro Marine Le Pen è una dichiarazione di guerra da parte di Bruxelles, in un momento in cui le pulsioni belliche di Von der Leyen e Macron sono spaventose. Non ci facciamo intimidire, non ci fermiamo: avanti tutta amica mia!”. Così Matteo Salvini, leader della Lega e vicepremier italiano.
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