PARLER E L’USO CHE NE FANNO GLI EVERSORI SOVRANISTI: I TERRORISTI SI DANNO APPUNTAMENTO IL 20 GENNAIO
IL FILMATO CHE HANNO FATTO CIRCOLARE PER CAUSARE DISORDINI IL GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DI BIDEN
Il problema era sotto gli occhi di tutti, ma erano chiusi.
Poi, con improvvisata improvvisazione, i fatti di Capitol Hill hanno fatto emergere quelle trame oscure che hanno portato ai fatti che — ormai — tutti conosciamo.
Quanto accaduto a Washington ha rappresentato solamente l’inizio di quel che per il momento è stato interrotto: un piano sovversivo che va ben oltre lo sciamano Jake Angeli. E, poco prima della sua sospensione (avvenuta per step, prima con i vari app store, poi con una mossa più incisiva da parte di Amazon), su Parler i fan di Donald Trump facevano circolare un filmato dai toni belligeranti con un unico obiettivo scritto in una data: il 20 gennaio
Non condivideremo per intero il filmato, anche per non farlo utilizzare come ulteriore mezzo di propaganda riciclabile sui social.
Ci limiteremo a pubblicare alcuni screenshoot che mostrano come la vicenda «Parler video Trump 20 gennaio» rappresenti un qualcosa di molto pericoloso, anche alla luce di quanto avvenuto nei giorni scorsi a Capitol Hill.
Questi, come detto, sono solamente alcuni frame presi da quel filmato fatto circolare su Parler (ma ce ne sono anche testimonianza su Twitter, con il creatore a cui è stato sospeso l’account). Messaggi intervallati da immagini di persone in piazza (nessun riferimento visuale ai fatti di Capito Hill) e da estratti di dichiarazioni del Presidente uscente Donald Trump (la cui voce in sottofondo fa da colonna sonora al susseguirsi di immagini).
Un video molto pericoloso, segno di persone che mirano a prepararsi in vista del 20 gennaio, giorno in cui alla Casa Bianca ci sarà l’avvicendamento tra il Presidente uscente Donald Trump e il vincitore delle ultime elezioni negli Stati Uniti.
Sui social circola una voce (non verificata) che questo video sia stato condiviso dallo stesso futuro ex Presidente proprio su Parler.
Ma il blocco e la sospensione del social sovranista impedisce di verificare questa ricostruzione.
(da agenzie)
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