PESCATORI LIBERATI: LA MELONI CI E’ RIMASTA MALE
NON PUO’ PIU’ CAVALCARE POLITICAMENTE A NATALE LA VICENDA DEL PESCHERECCIO
Giorgia Meloni, leader Fdi, si è espressa sulla liberazione dei 18 pescatori italiani, delusa perchè non potrà più cavalcare la vicenda per screditare il Governo: “Credo sia una giornata umanamente felice, per me e per noi di Fdi . Non la considero una vittoria della diplomazia italiana- aggiunge- ne’ della politica italiana, perche’ 108 giorni per liberare 18 pescatori perfettamente innocenti, che stavano pescando in acque contestate sul piano del diritto internazionale, sono un’enormita’.
Nota 1: in base alla legge libica non erano innocenti in quanto pescavano a 40 miglia da costa libica. Poichè la Libia ha arbitrariamente spostato il limite delle sue acque territoriali da 12 a 74 miglia, grazie ai governi italiani dove governavano anche i sovranisti che non hanno mai contestato questa misure in quanto funzionale a far affogare i profughi prima che potessero intervenire le Ong.
Continua la Meloni: “Il segnale che noi continuiamo a dare a livello internazionale e’ quello che chiunque ci puo’ mettere i piedi in testa. Non vi sara’ sfuggito che sono serviti 5 giorni per liberare dei pescatori turchi. Evidentemente qualcun altro ha argomentazioni piu’ convincenti di quelle che ha avuto il governo italiano.
Nota 2: il paragone è improponibile. I turchi sono stati sanzionati per essere entrati nelle presunte acque territoriali libiche, in pratica uno sconfinamento. Gli italiani per aver gettato le reti in un mare vietato, a detta lorom a fini di lucro.
(da agenzie)
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