“PIERDUDI” DÀ IL BENSERVITO A TAJANI, PIER SILVIO BERLUSCONI RIBADISCE CHE FORZA ITALIA “HA BISOGNO DI FACCE NUOVE” (VEDI IL GOVERNATORE ROBERTO OCCHIUTO, CHE LA PROSSIMA SETTIMANA PRESENTERÀ LA SUA CORRENTE): “HO GRATITUDINE VERA PER TAJANI CHE HA TENUTO IN PIEDI IL PARTITO DOPO LA SCOMPARSA DI MIO PADRE, MA PER IL FUTURO SERVONO INEVITABILMENTE IDEE NUOVE E UN PROGRAMMA RINNOVATO”
IL MESSAGGIO ALLA CHEERLEADER DI TRUMP, GIORGIA MELONI: “L’EUROPA DEVE RIUSCIRE AD ESISTERE, AD AGIRE E A DIFENDERSI”… L’ATTACCO AI GIGANTI DEL WEB: “OPERANO SENZA REGOLE, PRATICAMENTE, SONO AVVANTAGGIATI NEL PAGAMENTO DELLE TASSE”
Nel futuro di Mediaset, una certezza c’è: La ruota della fortuna girerà per sempre. Bilancio natalizio, l’albero bianco luccicante è addobbato come da tradizione, l’amministratore delegato Pier Silvio Berlusconi dice sorridendo che “La ruota potrebbe andare in onda 366 giorni l’anno, non stancherebbe nessuno”.
Loda Gerry Scotti che tutte le sere porta a casa 5 milioni di spettatori (“Giustamente la Rai si è entusiasmata per il successo di Sandokan che alla prima puntata ha superato i 5 milioni, ma noi li facciamo tutti i giorni”). Quindi La ruota, (oggetto di studio anche all’Università Bocconi, dice con un certo orgoglio), girerà nell’access time anche nella settimana del Festival di Sanremo: “Non vedo perché no”.
Si capisce che farebbe una statua equestre a Scotti, che ha accettato di condurre anche Chi vuol essere milionario? .“Grandissimo Gerry, coraggioso e aziendalista”. Racconta che passerà le feste con la madre. “Con Silvia e i nostri figli e con Marina e i suoi, andremo da mamma che ha 86 anni ed è reduce da una broncopolmonite. Posso dirlo? Sarà un Natale bellissimo, sono la persona più felice del mondo. Al massimo faremo una gita a Montecarlo con i ragazzi, poi torniamo”.
Parla a 360 gradi, tv, vita privata, politica. Non si sottrae. Gli viene chiesto anche della vendita di Repubblica da parte di Gedi
alla famiglia Kyriakou. “È una notizia che mi trova stranito, Peccato. Il mercato è il mercato, ma da italiano il fatto che un pezzo di storia dell’editoria, del giornalismo, dell’informazione del nostro Paese vada in mani straniere un po’ mi dispiace. Ma non giudichiamo prima di vedere cosa succederà, magari chi arriva è bravissimo e mantiene una linea coerente con la storia delle testate e crea occupazione. Il pluralismo, l’indipendenza, l’occupazione, sono questi i valori del giornalismo in Italia. Essendo noi editori di tv, libri, e in qualche modo di periodici, è chiaro che siamo affascinati dal pensiero di mantenere una testata così storica in mani italiane, ma è fanta-economia, è fanta-editoria. Ognuno deve fare il proprio mestiere. E’ un treno che è passato, ma dire che non mi piacerebbe sarebbe falso”.
Rinnovare i volti della politica
E parla di politica, del futuro di Forza Italia, che va rinnovata, dell’Europa: “Penso che in un’economia globale con grandi squilibri tra le grandi potenze, i poveri singoli Paesi in Europa rischiano di non avere un futuro. L’Europa deve riuscire a resistere, a difendersi e a trovare intese”.
Lo dice chiaro e tondo, non seguirà le orme del padre. “La politica? Tutte le mie energie sono dedicate a Mfe (Mediaset for Europe) e alla mia famiglia, che è al centro della mia vita. Quindi non c’è spazio per altri impegni”.
“Non mi occupo di politica” spiega “ il mio pensiero non cambia, ma è naturale che io e mia sorella Marina ci appassioniamo al destino di Forza Italia, è uno dei lasciti di mio padre. Chi fa l’imprenditore non può essere lontano dalla politica. Ho gratitudine vera per Tajani, ha mantenuto in piedi il partito dopo la scomparsa di papà. Ma ritengo che siano
necessarie facce e idee nuove, e un programma rinnovato che però non metta in discussione i valori di Silvio Berlusconi. Ma i valori vanno portati alla realtà del 2025. Intendiamoci, il rinnovamento è generale, penso che si debbano rinnovare i volti della politica come quelli dell’imprenditoria”.
I risultati della “multinazionale italiana”
“Il 2025” dice Berlusconi “è un anno straordinario, oggi non siamo più quello che eravamo prima: in sette anni è cambiato tutto, siamo l’unica multinazionale italiana dei media. Nelle 24 ore abbiamo uno share del 37,5% la Rai il 35,8%. Canale 5 è davanti al servizio pubblico, nel target 15-64 anni, abbiamo il 40,2% contro il 30,2. Il palinsesto ospiterà dal 20 gennaio il ritorno di Striscia la notizia, ma in prima serata. “La decisione è stata presa con Antonio Ricci” dice l’ad di Mediaset “sarebbe stato sbagliato riportare Striscia in access time. Siamo molto fiduciosi”.
Che programma gli piacerebbe avere? “In un mondo globalizzato” spiega “ è importante avere un’informazione più stretta e specializzata sul territorio. Invidio alla Rai i tg regionali”. Sogna di rivoluzionare un po’ il palinsesto, anche se ammette che la tv è abitudine. Il progetto è proporre una bella offerta in seconda serata “quando gli spettatori vanno sulle piattaforme”, accorciando i programmi o le puntate delle fiction. Intanto arriveranno in seconda serata gli speciali del Tg5, poi sempre su Canale 5 i nuovi programmi di Bianca Berlinguer e Federico Rampini.
Il successo della Ruota della fortuna
Berlusconi, che ha voluto riproporre La ruota questa estate, esperimento che si è rivelato un successo, spiega che i rapporti con la Rai sono buoni. “Non confondete i termini della sfida, solo perché li abbiamo battuti nell’access time con La ruota. Non critico Affari tuoi, ma da cittadino mi permetto di mettere in discussione i soldi che si regalano, mi chiedo: è giusto? E ho posto la domanda all’amministratore delegato della Rai Rossi. Poi ritengo che la Rai abbia un grandissimo merito , tenere alto il benchmark e ha un ruolo fondamentale in Italia, è una grande azienda con tanti dipendenti”.
Tra i titoli di Mediaset c’è anche Ok, il prezzo è giusto!, storico gioco che in realtà sembrava destinato a Viale Mazzini. “Non so se lo abbiamo sfilato alla Rai” chiarisce “abbiamo un accordo di collaborazione con Fremantle e abbiamo chiesto di avere anche Ok, il prezzo è giusto! Ma non è ancora previsto in palinsesto, è ancora tutto da capire dove e con chi lo faremo”.
Sulla necessità di vedere facce nuove in Forza Italia “il mio pensiero non cambia”. Lo ha affermato il vicepresidente e amministratore delegato di Mfe – Media for Europe, Pier Silvio Berlusconi, parlando con i giornalisti durante gli auguri di fine anno negli studi Mediaset.
“Io ho gratitudine vera per Antonio Tajani e per tutta la squadra di Forza Italia, hanno tenuto in piedi il partito dopo la scomparsa di mio padre, cosa tutt’altro che facile”, ha osservato. Ma per il futuro “ritengo che siano inevitabilmente necessarie facce nuove, idee nuove e un programma rinnovato.
Attenzione, che non metta in discussione i valori fondanti di Forza Italia – ha sottolineato -, che sono i valori fondanti del pensiero e dell’agire politico di Silvio Berlusconi, ma valori che devono essere portati a ciò che è oggi la realtà, cioè all’anno 2025”. E sulle facce nuove, “quello che vale per Forza Italia vale per la politica in generale”.
Anche sullo Ius Scholae, ha proseguito, “non ho cambiato idea” ha aggiunto, rispondendo con una battuta a chi gli faceva notare che anche Matteo Salvini aveva bocciato la proposta di Forza Italia sulla cittadinanza: “Anche io ma non perché mi senta particolarmente in linea con Salvini…”.
“Che io e Marina ci si appassioni ai destini di Forza Italia, siamo
onesti, è naturale. Tra i lasciti di mio padre, uno dei più grandi, se non il più grande, è proprio Forza Italia. Noi siamo due persone che lavorano, appassionate e impegnate nel proprio lavoro. Chi fa l’imprenditore non può essere distante dalla politica” ha poi concluso Pier Silvio Berlusconi.
“Non è un tema che oggi esiste”. Pier Silvio Berlusconi, durante la consueta cena di fine anno con i giornalisti negli studi Mediaset, replica così a chi gli chiede di una sua possibile discesa in campo in politica.
“Tutte le energie sono dedicate a Mfe, alla nostra Europa e quelle che rimangono alla mia famiglia che è il centro della mia vita” ha aggiunto Pier Silvio Berlusconi durante il tradizionale incontro per gli auguri di fine anno negli studi Mediaset. E a chi gli fa notare che nel 2027 avrà la stessa età di suo padre Silvio quando si è candidato in politica, Pier Silvio risponde con una battuta: “Oggi la scienza porta la vita ad allungarsi, c’è
“Di sicuro ciò che è stato fatto fino ad oggi non è sufficiente, ma l’Europa deve riuscire ad esistere, ad agire e a difendersi”. Lo ha detto il vicepresidente e amministratore delegato di Mfe – Media for Europe, Pier Silvio Berlusconi, parlando con i giornalisti durante gli auguri di fine anno negli studi Mediaset. “Di questo sono certo. Prima di tutto da cittadino italiano ed europeo, e ancora di più da imprenditore italiano ed europeo”, ha aggiunto.
“Non so rispondere se l’Europa sia sotto tiro o no. Perché qualunque risposta sarebbe strumentalizzata – ha proseguito Pier Silvio Berlusconi -. Penso però che l’Europa esista e che agisca su alcuni fronti fondamentali in maniera coesa e compatta. E penso che sia fondamentale anche che si difenda. Perché altrimenti, in un’economia globale fortemente sotto pressione,
con dei grandi squilibri, le grandi potenze e due guerre in atto, i singoli paesi in Europa rischiano di non avere un futuro”. “Non è per nulla facile, è molto complicato – ha concluso -, è una questione di trovare delle intese su tanti e diversi temi fondamentali”.
“Sul risultato finale dell’anno restiamo positivi e non mettiamo in discussione la possibilità di chiudere in utile e di fare un utile più alto dell’anno scorso con una distribuzione dei dividendi simile all’anno scorso”: lo ha detto il vicepresidente e amministratore delegato di Mfe – Media for Europe, Pier Silvio Berlusconi. “Il momento economico del mercato pubblicitario in Italia, Germania e Spagna è complicato. Non è dal punto di vista di mercato un bel quadrimestre. Tutti e tre i Paesi vedono ricavi pubblicitari Tv in deciso calo con un mercato Tv che registra un -10% in Spagna, -8% in Germania e -2% in Italia”, ha aggiunto.
(da agenzie)
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