PISTPETE HEGSETH, NOMINATO DA DONALD TRUMP A CAPO DEL PENTAGONO, HA PAGATO IL SILENZIO DELLA DONNA CHE LO HA ACCUSATO DI VIOLENZA SESSUALE
SARA’ IL CAPITALISMO E NON IL COMUNISMO A DISTRUGGERE LO STATO BORGHESE… IL CAPITALE NON HA PIU’ BISOGNO DI STATO E DI LEGGI
La teoria marxista-leninista dell’estinzione dello Stato come sbocco ultimo della rivoluzione proletaria sta per avverarsi, oltre un secolo dopo. Con un piccolo dettaglio: sarà il capitalismo, non il comunismo, a distruggere lo Stato borghese e l’intero castello giuridico che lo sostiene. Il trumpismo-muskismo potrebbe essere letto proprio così: il capitale non ha più bisogno di Stato e di leggi. Di qui in poi, farà da solo.
Molte delle persone scelte da Trump per formare il suo governo sono esplicitamente dei liquidatori. L’amministrazione pubblica americana, con la sua burocrazia, le sue lentezze, i suoi impicci regolamentari, è considerata da Trump e Musk un ostile viluppo di parassiti. Lo Stato, che si frappone tra il popolo e il suo Duce, va ridotto all’obbedienza. Per questo Musk si occuperà personalmente del rifacimento ab ovo della macchina statale.
Già protagonista del più colossale licenziamento nella storia dell’impresa privata (appena comprata Twitter mandò a casa, dall’oggi al domani, i quattro quinti dei dipendenti), cercherà di fare lo stesso nel settore pubblico. Per i supereroi del Capitale, il popolo è solo una comparsa incaricata di applaudire la loro vittoria. Finita la scena di massa delle elezioni, non serve più.
Non si sa, al momento, quali resistenze incontreranno sul loro cammino i liquidatori dello Stato per conto di pochi e lucidi padroni miliardari. Sappiamo già, però, che il clima politico occidentale suggerisce di armarsi di pazienza, coraggio e fantasia. Sarà una lotta di lunga durata, noi che abbiamo una certa età confidiamo nei più giovani.
(da repubblica.it)
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PISTPETE HEGSETH, NOMINATO DA DONALD TRUMP A CAPO DEL PENTAGONO, HA PAGATO IL SILENZIO DELLA DONNA CHE LO HA ACCUSATO DI VIOLENZA SESSUALE
LO STUPRO SAREBBE AVVENUTO IN UN HOTEL, DOPO UNA CONFERENZA DELLE DONNE REPUBBLICANE: HEGSETH ERA UBRIACO E, DOPO LA DENUNCIA DELLA PRESUNTA VITTIMA, HA DECISO DI COMPRARE IL SUO SILENZIO PERCHÉ ERA PREOCCUPATO DI PERDERE IL SUO LAVORO DA PRESENTATORE ALLA “FOX”
Pete Hegseth, nominato da Donald Trump capo del Pentagono, ha pagato la donna che lo ha accusato di aggressione sessuale nell’ambito di un accordo di riservatezza anche se continua a ribadire che il rapporto è stato consensuale.
Lo riporta il Washington Post citando l’avvocato di Hegseth, Timothy Parlatore. Hegseth – ha riferito il legale – era “visibilmente ubriaco” al momento dell’incidente, e ha accettato di pagare una somma non precisata alla donna perché temeva che la rivelazione dell’accaduto avrebbe comportato il suo licenziamento da Fox, dove in quel momento lavorava.
La dichiarazione del legale di Hegseth segue il rapporto dettagliato inviato nei giorni scorsi al transition team di Donald Trump da una donna amica della vittima. Nel rapporto si afferma che l’ex anchor di Fox ha violentato una ragazza di 30 anni nella sua stanza di albergo dopo un drink.
La vittima ha esposto denuncia alla polizia di Monterey, California, alcuni giorni dopo l’incidente ma le autorità non hanno presentato alcuna accusa. Dopo che la donna lo ha minacciato di aprire un contenzioso nel 2020, Hegseth – ha messo in evidenza il suo legale – ha deciso di pagarla e farle firmare un accordo di riservatezza.
Il Washington Post ha rivelato venerdì che funzionari di Monterey, in California, confermano che Hegseth è stato indagato nel 2017 per l’accusa di aggressione sessuale in un hotel dopo una conferenza delle donne repubblicane.
Secondo il quotidiano della capitale, il team di transizione di Trump è stato sorpreso dalle informazioni ricevute da una amica della donna aggredita che avrebbe firmato un accordo per non rivelare l’episodio.
La nuova capo dello staff della Casa Bianca Susie Wiles ha fatto trapelare sulla Cnn di aver chiamato Hegseth per chiedergli se ci siano altre storie simili di cui il team dovrebbe essere a conoscenza.
Tra gli alleati di Trump non tutti erano convinti di questa nomina, già prima delle rivelazioni del Washington Post , per il fatto che il commentatore tv non ha alcuna esperienza che lo prepari a guidare il più grande dipartimento federale, che include milioni di militari e civili e ha un bilancio di 800 miliardi di dollari.
(da agenzie)
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