MUSK, I LEGAMI CON LA RUSSIA E LE INTERFERENZE DI MOSCA NELLE ELEZIONI USA
DUE SENATORI CHIEDONO DI INDAGARE SU CONTRATTI E CONTATTI DEL MAGNATE CON IL CREMLINO… I LEGAMI CON KIRIYENKO, UNO DEI REGISTI DELLE INTERFERENZE RUSSE NELLE ELEZIONI USA
I contatti e le telefonate fra Musk e i funzionari russi dovrebbero non solo accendere una spia d’allarme, ma essere oggetto di indagine da parte del Pentagono e delle altre agenzie di sicurezza nazionale. Il ruolo preminente che il patron di X ricopre oggi nella selezione del personale che farà parte dell’Amministrazione Trump in cui, in un domani molto prossimo entrerà a far parte lui stesso con l’apertura di Doge, ovvero il Dipartimento per l’Efficienza governativa, sollevano più di una preoccupazione. Sia sul fronte della sicurezza nazionale sia su quello del conflitto di interessi, visto l’intreccio di contratti e appalti che le società del miliardario di origini sudafricane ha con l’establishment americano.
La senatrice Jeanne Shaheen e il collega Jack Reed hanno scritto una lettera all’ispettore generale del Pentagono e all’Attorney General Merrick Garland, in cui chiedono di accendere un faro sulle operazioni di Space X e di valutare possibili interdizioni e stop ad alcuni tipi di contratto che la società di Musk ha con le agenzie americane. «Queste relazioni fra ben noti avversari degli Usa e il signor Musk, beneficiario di miliardi di dollari in contratti con il governo, pongono serie questioni sull’affidabilità di Musk come fornitore di servizi e come possessore di accessi» alle strutture e documenti sensibili, scrivono i senatori denunciando «rischi per la sicurezza nazionale».
Il Wall Street Journal in ottobre aveva rivelato l’esistenza di fitti contatti fra Musk e Mosca. I primi risalirebbero al 2022 nel pieno del conflitto in Ucraina. Diversi esponenti democratici avevano sollevato l’opportunità di mantenere i diritti di accesso e consultazione di materiale sensibile da parte del miliardario che è titolare di contratti di fornitura di servizi con diverse agenzie governative. Era stato lo stesso Musk a dire di avere “la clearance” che gli consentiva l’accesso a informazioni segrete a Space X. La società ha contratti miliardari con il Pentagono e con la Nasa. Inoltre ha una commessa da 1.8 miliardi per costruire una estesa rete satellitare per le agenzie di intelligence.
Musk ha avuto contatti diretti con Putin e ripetuti invece con Sergei Kiriyenko che è uno dei vicecapo di staff del Cremlino. Kiriyenko quest’anno è stato accusato e sanzionato dagli Stati Uniti per il ruolo avuto nel diffondere propaganda filo russa creata con l’intelligenza artificiale sul social network X (proprietà di Musk) e avere usato altri siti web per diffondere gli interessi russi e influenzare gli elettori prima delle presidenziali statunitensi.
Il Dipartimento di Stato in settembre aveva fra l’altro denunciato diverse operazioni – non solo negli Usa – da parte di attivisti pro-Russia che si muovevano prendendo ordini da una catena di comando che aveva proprio al Cremlino e negli uffici di Kiriyenko la guida. Secondo il Dipartimento di Giustizia Usa, Kiriyenko gestisce 30 domini internet che sono usati dal governo russo per divulgare false informazioni. Le tensioni fra Russia e Stati Uniti sullo spazio sono schizzate da quando Mosca ha invaso nel febbraio del 2022 l’Ucraina. Il Pentagono ha condannato manovre sospette da parte dei satelliti russi e ha accusato Mosca di voler sviluppare armamenti nucleari basati nello spazio in grado di disabilitare i network satellitari.
Il fatto è che Starlink, la compagnia per la fornitura di Internet tramite satelliti appartenente a Musk, è diventata strategica e fondamentale per gli Usa in molti teatri di crisi. Dall’Ucraina ad esempio dove ha garantito la continuità delle informazioni sul campo di battaglia, alla North Carolina devastata dagli uragani fra settembre e ottobre.
(da lastampa.it)
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