PROCESSO BREVE: PERSINO BALDASSARRE (AREA DI DESTRA) LO GIUDICA “INCOSTITUZIONALE E IMBARAZZANTE”
SECONDO IL PRESIDENTE EMERITO DELLA CORTE COSTITUZIONALE IL DECRETO VIOLA IL PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA E FAVORISCE “REATI GRAVISSIMI COME LA CORRUZIONE E LA CONCUSSIONE”… ANDRANNO IN PRESCRIZIONE REATI COME ABUSO D’UFFICIO, CORRUZIONE, TRUFFA, FRODI FISCALI, RICETTAZIONE, SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE, LESIONI, MALTRATTAMENTI, VIOLENZA PRIVATA, REATI INFORMATICI, FRODI COMUNITARIE… BERLUSCONI E BOSSI HANNO TRADITO GLI ELETTORI DI CENTRODESTRA
E’ ormai rivolta contro la riforma del processo breve: il decreto è stato depositato ieri al Senato e se prima di leggerlo vi erano forti perplessità sulla sua opportunità , dopo averne preso visione non resta che definirlo indecente.
Ma quale riforma della giustizia, quale migliore organizzazione degli uffici, quale maggiore rapidità delle cause che riguardano gli italiani?
Siamo di fronte a una mezza amnistia che permetterà di tagliare 100.000 cause che vedono imputati corruttori e delinquenti, persone che avrebbero rischiato fino a 10 anni di galera per i reati addebitati, e tutto per azzerare due processi del premier.
Tutto perchè il presidente Berlusconi non ha le palle per affrontare un processo, e perchè ha intorno una pletora di servi e cortigiani che non hanno le palle per dirgli che sta uccidendo il centrodestra per i suoi tornaconti personali.
Il decreto è fatto di tre soli articoli e prevede la prescrizione dei processi in corso in primo grado per i reati “inferiori nel massimo ai dieci anni di reclusione” se sono trascorsi poù di due anni a partire dalla richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero senza che sia stata emessa la sentenza”.
Alfano ha il coraggio di sostenere che “il senso della riforma va nella direzione dell’accelerazioni dei processi”, ma fuori dal Palazzo è chiaro a tutti che l’effetto di tagliare i processi al premier genererà la morte di decine di migliaia di dibattimenti.
E’ rivolta nella magistratura, ma ci sono forti critche anche da parte di costitiuzionalisti di area di centrodestra.
Gli unici processi che potranno andare avanti saranno quelli nei confronti dei recidivi ai fatti indicati in un lungo elenco di eccezioni che pone forti dubbi di costituzionalità .
Una mezza amnistia giudiziaria, una depenalizzazione di reati gravissimi, destinati tutti ad andare in prescrizione: abuso d’ufficio, corruzione semplice e in atti giudiziari, rivelazione dei segreti d’ufficio, truffa semplice e aggravata, frodi comunitarie, ricettazione, vendita di prodotti con marchi contraffatti, traffico di rifiuti, vendita di prodotti in violazione del diritto d’autore, sfruttamento della prostituzione, violenza privata, falsificazione di documenti pubblici, calunnia e falsa testimonianza, lesioni personali, omicidio colposo per colpa medica, maltrattamenti in famiglia, incendio, aborto clandestino e altri ancora.
Centrodestra e Lega, invece che paladini della legalità sono diventati difensori dei delinquenti per convenienza, ben consci di quanto vanno ora a generare: ma l’importante era non far processare il premier e restare col culo incollato alla poltrona di ministri e parlamentari.
La dignità non conta più, dopo tante belle parole.
Ad alimentare i dubbi evidenti sui profili di incostituzionalità del provvedimento, persino le parole del presidente emerito della Corte Costituzionane, di area aennina, Antonio Baldassarre, che definisce il decreto “incostituzionale e imbarazzante”.
Si dichiara “desolato innanzi tutto come cittadino” e ritiene che che il provvedimento violi il principio di uguaglianza perchè “si applica a reati gravissimi, come quelli di corruzione e concussione, mentre sono esclusi altri più lievi”.
C’è a destra, nella destra pulita e onesta, un disgusto ormai evidente verso misure che potranno essere votate da dei servi, non certo dalle coscienze libere.
Giustamente la Buongiorno ha detto che “suscita un certo stupore la scelta di includere nell’elenco dei reati di grave allarme sociale, come quelli di mafia e terrorismo, l’immigrazione clandestina che è una semplice ammenda”.
Saranno estinti i reati dei corruttori e dei truffatori, dei violenti e degli sfuttatori ma non quelli degli immigrati, vi rendete conto?
Gli immigrati sono paragonati ai mafiosi e ai terroristi, grazie ai razzisti della Lega.
E i servi piegano la testa di fronte a gente che andrebbe presa a calci nel culo fino alla foce del Po.
Di fronte allo sfascio degli uffici giudiziari, alla carenza di cancellieri e alla mancanza di soldi persino per le fotocopie, ecco poi il consiglio di Gasparri: “i magistrati pensino a lavorare di più”.
Parla lui che ha vissuto sempre di politica, senza mai fare un cazzo di altro in vita sua.
Una legge che poi favorirà i giochi tecnici degli avvocati che utilizzeranno tutti i cavilli possibili per tirare alle lunge i processi, in modo di arrivare alla prescrizione nei due anni.
E ora il Pdl vuole pure il ritorno dell’immunità .
Aennini e leghisti, da sempre fautori a parole delle battaglie contro i privilegi della Casta, ora come pecoroni sosterranno le proposte di Forza Italia per garantire l’immunità ai parlamentari.
Quella stessa componente di Forza Italia che ancor oggi insiste per candidare a presidente della Campania un uomo per cui è stato chiesto l’arresto per collusioni mafiose.
Ma che bello spettacolo che ci state dando, state sputtanando la destra onesta in tutto il mondo, ma state certi che l’elettore di destra se ne ricorderà .
Potete salvare il culo, ma non la dignità .
Quella l’avete persa ieri.
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