RAI, NUOVI LOGHI E GRAFICHE COSTATI 350.000 EURO
I COSTI DELL’AGGIORNAMENTO DELL’IMMAGINE OGGETTO DI UN ESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTI
A quei cubi colorati che vanno da una parte all’altra dello schermo sui canali Rai ci si è ormai abituati.
E così per i telespettatori sono diventati familiari anche i nuovi loghi della tv pubblica spostati in alto a sinistra e non più trasparenti.
Il restyling d’immagine di viale Mazzini è ormai notizia di un paio di settimane fa: quello che invece non era ancora stato reso noto è il costo dell’operazione: 350mila euro.
Questa è la cifra che la Rai ha spiegato di aver speso per aggiornare la sua immagine tra grafiche, loghi e intermezzi pubblicitari. Tanto? Poco?
“E’ una cifra consona per il lavoro che è stato realizzato, forse leggermente bassa”, spiega Giuseppe Liuzzo, brand designer e docente-coordinatore dello Ied di Milano.
“E’ un progetto grafico molto pulito che non rivoluziona l’immagine della Rai ma la aggiorna per i nuovi mezzi e la rende più adatta a raggiungere il pubblico giovane senza però risultare indigesta al pubblico tradizionale”.
La spesa complessiva è stata in effetti inferiore rispetto a quella degli anni passati.
La televisione pubblica dal 2001 a oggi ha infatti affrontato altre due operazioni di restyling, investendo cifre più elevate.
Nel 2001 l’aggiornamento che ha introdotto il logo “a farfalla”, è costato complessivamente un milione di euro (200mila euro, secondo una dichiarazione dell’allora dg Pierluigi Celli, è stato il solo prezzo del nuovo logo ).
Nel 2010 invece l’operazione che ha introdotto le grafiche con i cubi è costata poco meno, fermandosi a 950mila euro complessivi.
La stessa Rai segnala come simili operazioni di restyling o rebranding affrontate dalla Bbc inglese negli ultimi anni abbiano richiesto cifre anche sette volte più alte.
Intorno ai nuovi loghi della Rai si consuma però anche una lotta interna all’azienda. L’annuncio del restyling ha infatti messo sul piede di guerra il sindacato Snap, che con un comunicato ha chiesto alla direzione dei chiarimenti sui costi dell’operazione e spiegazioni sul perchè il lavoro fosse stato appaltato esternamente.
Sulla base di queste richieste il sindacato ha in seguito inviato un esposto alla Corte dei Conti chiedendo un’indagine su possibili danni erariali.
Un chiarimento sull’affidamento esterno dei lavori su grafica e loghi la Rai lo fornisce all’Espresso, spiegando che in realtà non è stata contattata alcuna agenzia esterna: il lavoro sarebbe stato eseguito dall’ufficio Rai brand&creative, coordinato dalla direzione creativa, con l’ausilio di tre contratti di collaborazione riferiti a una figura responsabile del design complessivo del progetto, una dell’animazione della parte televisiva e infine una per la parte tecnica.
Mauro Munafò
(da “L’Espresso”)
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