REGIONE LOMBARDIA, I SOVRANISTI LITIGANO PER UNA POLTRONA: FDI ABBANDONA LA GIUNTA E MINACCIA L’AVENTINO
IL CANDIDATO DELLA MELONI NEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLE FERROVIE MILANESI NON VIENE VOTATO DALLA LEGA
In Lombardia, la giunta guidata dal leghista Attilio Fontana boccia il candidato di Fratelli d’Italia per il nuovo consiglio di amministrazione del gruppo Fnm (nonostante il consiglio sia stato allargato da 5 a 6 posti) e gli assessori del partito di Giorgia Meloni, per protesta, abbandonano la seduta. Lo strappo, questa volta, è destinato a lasciare il segno.
“C’è bisogno di un chiarimento, ma non sulle nomine, ma sulla qualità dei rapporti non personali, ma tra alleati – tuona l’ex ministro Ignazio La Russa, che aggiunge: “Non è un bel segnale. So che c’è chi ha proposto a Giorgia Meloni di non partecipare più alle riunioni della giunta, ma il punto è che non si possono avere rapporti personali buoni, ma poi non farli sempre seguire e da comportamenti politici conseguenti. In Lombardia, c’è una sottovalutazione costante su questo punto”.
Lo strappo nel centrodestra lombardo è avvenuto sul rinnovo dei vertici del principale gruppo integrato della mobilità lombarda controllato dalla Regione. Il primo polo in Italia che unisce la gestione delle infrastrutture ferroviarie alla mobilità su gomma e la gestione delle autostrade.
Un gruppo che ha già inglobato la società Milano Serravalle e che si appresta a creare una nuova super holding del trasporto.
L’accordo politico raggiunto dalla vigilia della giunta straordinaria prevedeva la conferma dei vertici. Il presidente Andrea Gibelli, il vice Gianantonio Arnoldi di Forza Italia, ma l’uscita dal board di Beppe Bonomi. L’ex presidente di Alitalia e di Sea, vicino alla Lega, che era stano nominato da Roberto Maroni. Fratelli d’Italia, che fa parte della maggioranza che sostiene la giunta Fontana aveva proposto l’ingresso di Stefano Giussani.
Ma nonostante il via libera della Lega nel pre giunta , quando il governatore Fontana ha comunicato ieri sera che non se ne faceva più nulla perchè Fdi era già troppo rappresentata, gli assessori Riccardo De Corato e Lara Magoni sono rimasti di stucco. Dopo aver dichiarato di “non condividere il metodo” hanno abbandonato la seduta. Minacciando l’aventino.
(da agenzie)
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