REGOLARIZZARE I MIGRANTI VORREBBE DIRE PORTARE 2,6 MILIARDI L’ANNO NELLE CASSE DELLO STATO
LO STUDIO DELLA FONDAZIONE LEONE MORESSA
Fino a 2,6 miliardi di euro all’anno. È questo il tesoretto che i migranti irregolari potrebbero portare in dono alle casse dello Stato, in cambio di un permesso di soggiorno. Tanti (circa 600mila) sono infatti i lavoratori fantasma nel nostro Paese.
Un esercito che, sotto emergenza coronavirus, è sfuggito finora a ogni statistica, controllo sanitario, contributo pubblico. Un popolo che rischia di fare la fame, abbandonare i campi e le serre dove lavora, e finire tra le mani della criminalità .
Mezzo milione di stranieri “irregolari”.
A stimare i benefici di una possibile regolarizzazione è uno studio della Fondazione Leone Moressa. In sintesi: «L’ultima stima sugli stranieri irregolari presenti in Italia parla di 562mila persone al 1 gennaio 2019 (fonte Ismu). Altre fonti, in considerazione anche dell’aumento dei dinieghi di richieste d’asilo, parlano di valori vicini alle 700mila unità per il 2019. È quindi verosimile ipotizzare una platea di irregolari nel 2019 di 600mila immigrati».
L’apporto dei lavoratori irregolari.
I ricercatori della Moressa ricordano che «i lavoratori regolari versano allo Stato i contributi assistenziali e previdenziali, a cui vanno aggiunte altre imposte, ovvero l’Irpef e le addizionali locali». Ma premettono anche che «i lavoratori stranieri in Italia trovano collocazione nelle professioni a bassa retribuzione e di conseguenza a bassa tassazione». Ciò detto, in base a una serie di calcoli, emerge come il “valore” pro-capite per le casse dello Stato di ogni straniero regolarizzato vari da 2.800 a 5.250 euro, considerando le diverse retribuzioni di ciascun settore. «Ipotizzando quindi una platea di beneficiari della regolarizzazione pari a 500mila persone, il gettito fiscale complessivo potrebbe variare tra 1,4 miliardi di euro e 2,6 miliardi di euro annui».
Ma non è tutto. «Questi effetti “economici” — si legge nello studio — sono al netto dell’eventuale contributo forfettario per ogni regolarizzato, che nel 2009 era di 500 euro (per 500mila regolarizzati equivarrebbe a 250 milioni) e nel 2012 di 1.000 euro (dunque 500 milioni)».
(da agenzie)
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