IL M5S NON VUOLE REGOLARIZZARE I BRACCIANTI AGRICOLI, FAVORENDO COSI’ LA CRIMINALITA’ CHE LI SFRUTTA? SI TORNI ALLE URNE, COSI’ META’ DEI GRILLINI TORNA A CASA A ZAPPARE LA TERRA
E’ ASSURDO CHE MISURE APPOGGIATE ANCHE DA CONFAGRICOLTURA PER EVITARE CHE FRUTTA E VERDURA NON ARRIVINO PIU’ SULLE TAVOLE DEGLI ITALIANI, MISURE CHE FAREBBERO INCASSARE 2,6 MILIARDI DI TASSE ALLO STATO E A CUI E’ FAVOREVOLE LA MAGGIORANZA DEGLI ITALIANI RESTINO BLOCCATE PER CHISSA’ QUALI INTERESSI M5S
Torna in bilico l’intesa sulle regolarizzazioni dei migranti che lavorano nel settore agricolo. Nel vertice di questa notte era stato siglato un primo compromesso sulla sanatoria tra tutti i partiti della maggioranza sulla norma di cui si discute da giorni: accanto all’istanza del datore di lavoro ci doveva essere, infatti, l’istanza del lavoratore, che otterrà un permesso temporaneo di sei mesi, convertibile in permesso di lavoro alla sottoscrizione del contratto, ma con verifiche più stringenti che provino di aver svolto in passato attività lavorativa nel settore agricolo.
Poi gli stessi grillini hanno ricanbiato idea, ponendo altri paletti pretestuosi per prendere altro tempo e far slittare il decreto.
Il tutto mentre le stesse associazioni dell’agricoltura chiedono a gran voce che sia permessa la regolarizzazione perchè non c’e’ manodopera sufficiente tra i braccianti, servono almeno 200.000 lavoratori.
I grillini non si sono spostati dalle loro posizioni, pertanto i punti fondamentali per la regolarizzazione stanno saltando. E con essi la possibilità di far venir fuori una gran parte del lavoro sommerso. Le prossime ore prima del Consiglio dei ministri potrebbero riservare ancora sorprese.
(da agenzie)
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