ROMA, NEL MIRINO DI CANTONE ANCHE GLI STAFF DI RAGGI E FRONGIA
TRE I “CASI SENSIBILI” TRA I COLLABORATORI SCELTI DALLA SINDACA
Nel mirino dell’Anac non c’è solo la nomina (ora annullata) di Carla Romana Raineri, il magistrato ormai ex capo di gabinetto del Comune.
L’Autorità anticorruzione, guidata da Raffaele Cantone, sta passando al vaglio tutti gli atti dell’amministrazione Raggi dal giorno della sua proclamazione (avvenuta il 22 giugno) e li valuterà la prossima settimana.
Dopo il parere che ha portato le dimissioni in Campidoglio, ci sarebbero altre posizioni all’interno dell’amministrazione capitolina al vaglio dell’Anac.
In particolare, le delibere più “sensibili”, per gli effetti che potrebbero scaturire, sono quelle sugli staff della stessa sindaca e del suo vice Daniele Frongia visto che anche su queste potrebbero esserci dei vizi di legittimità .
L’Anac sta studiando l’applicazione degli articoli 90 e 90 comma terzo del Tuel (Testo unico enti locali), quelli con in quali vengono assunti a tempo determinato i collaboratori degli organi politici dei Comuni.
Anche lì, infatti, potrebbero sorgere dei problemi. Il consiglio dell’Autorità le valuterà al più presto nel corso di una delle prossime riunioni, quasi certamente già la prossima settimana.
I tre casi sotto la lente
Tre, soprattutto, i casi da analizzare. Quello del capo segreteria della Raggi, Salvatore Romeo, il dipendente del Campidoglio (e attivista Cinque Stelle) che si è messo in aspettativa dal Comune per poi essere “riassunto” con qualifica dirigenziale (a oltre 100 mila euro l’anno), di Andrea Mazzillo (strettissimo collaboratore della Raggi, responsabile dell’attuazione del programma, anche lui assunto con qualifica dirigenziale) e di Eric Sanna, capo staff di Frongia.
Qualora l’Anac riscontrasse errori nelle procedure adottate, anche questi contratti potrebbero essere revocati.
Ma il parere della squadra di Cantone (piuttosto seccato, si dice, per la pubblicazione su Facebook fatta dalla Raggi del parere dell’autorità sulla Raineri), fanno sapere dal Campidoglio, «non è ancora arrivato»
Ernesto Menicucci
(da “il Corriere della Sera”)
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