SALVINI CEDE E AUTORIZZA LO SBARCO DEI MINORI MENTRE LA POLIZIA GIUDIZIARIA E’ AL VIMINALE PER SEQUESTRARE LA DOCUMENTAZIONE CHE INCASTRA SALVINI, PIANTEDOSI E CAPUTO
L’ISPEZIONE SANITARIA A BORDO ORDINATA DALLA PROCURA POTREBBE SBLOCCARE LA SITUAZIONE
Il Viminale cede al pressing e acconsente allo sbarco dei 29 minori a bordo della Open Arms. Al molo Favaloro di Lampedusa, la polizia sta preparando il necessario per far scendere i ragazzi come sollecitato, con una seconda lettera, dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
“Il via libera allo sbarco di queste persone è esclusiva responsabilità del presidente Conte”, la “lettura” di Salvini che ribadisce però che la linea del Ministero non cambia. Come avvenne con la nave Diciotti, il “sì” seppur parziale del ministero dell’Interno allo sbarco avviene nelle stesse ore in cui al Viminale si sono presentati gli agenti della squadra mobile di Agrigento inviati dal procuratore aggiunto Salvatore Vella per acquisire tutta la documentazione necessaria a ricostruire i passaggi e la catena di comando che ha, fino ad ora, impedito alla nave della Ong spagnola di entrare nel porto di Lampedusa.
Carte necessarie per attribuire le responsabilità personali ed eventualmente arrivare, nelle prossime ore, ad iscrivere i primi nomi nel registro degli indagati per i reati di sequestro di persona, violenza privata e abuso d’ufficio: dal prefetto di Agrigento Dario Caputo ( a cui spetta autorizzare lo sbarco a Lampedusa) su fino al capo di gabinetto del Viminale Matteo Piantedosi e al ministro Salvini.
I pm avevano già inviato la polizia giudiziaria nella sede della Guardia costiera.Tra i documenti acquisiti anche la comunicazione con cui il centro di ricerca e soccorso di Roma scrive al ministero dell’Interno che “non vi è impedimento alcuno” e che si può “procedere senza indugio” all’attracco della nave in banchina .
L’MRCC di Roma chiede al Viminale una risposta urgente per l’eventuale assegnazione di un POS, ovvero di un porto sicuro.
E adesso attendono l’esito dell’ispezione sanitaria a bordo della nave affidata ad un medico della sanità marittima con la squadra mobile di Agrigento e la guardia costiera di Lampedusa. A seconda dell’esito potrebbero decidere di sequestrare la nave e a quel punto far scendere tutti.
Gli agenti della squadra mobile di Agrigento sentiranno tutti i migranti sbarcati per motivi sanitari che sono stati portati nell’hot spot di contrada Imbriacola, ma anche i medici che li hanno visitati: quelli della Cisom e di Emergency sulle cui relazioni si sono basate le evacuazioni di emergenza per motivi psicologici o per la necessità di cure specialistiche ma anche quelli dell’ambulatorio di Lampedusa che avrebbero fatto una valutazione differente comunicando al responsabile del presidio, Francesco Cascio (assente dall’isola) che stavano tutti bene e che solo una donna aveva un’otite.
Il responsabile dell’ambulatorio sarà ascoltato probabilmente a breve o al suo rientro a Lampedusa, la prossima settimana.
Si parla di migranti “persone, non numeri” nel messaggio che papa Francesco ha inviato al Vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi, in occasione della 40esima edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli, che si apre domani. “Pensiamo alle migliaia di individui che ogni giorno fuggono da guerre e povertà : prima che numeri, sono volti, persone, nomi e storie. Mai dobbiamo dimenticarlo, specialmente quando la cultura dello scarto emargina, discrimina e sfrutta, minacciando la dignità della persona”. ha scritto il pontefice.
Una nota del Comando generale della Guardia Costiera spiega le attività di sostegno alla nave: “In relazione alla permanenza della Open Arms nelle acque prospicienti l’isola di Lampedusa, la Guardia Costiera territoriale monitora attentamente l’evolversi della situazione nelle ipotesi dovessero configurarsi emergenze da fronteggiare per la salvaguardia della vita umana in mare ed in attesa di conoscere le determinazioni che verranno adottate dalle autorità governative competenti. Nel contempo il Comando Generale del Corpo opera fornendo ogni supporto a tutte le Autorità coinvolte nel rispetto delle norme nazionali e internazionali vigenti”.
(da agenzie)
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