SALVINI REGALA A TRIPOLI LE MOTOVEDETTE DI MINNITI: PEGGIO DEI BARI, LE 12 UNITA’ NAVALI RICICLATE NON SONO FARINA DEL SUO SACCO
RESTA LA VERGOGNA DI FAR PAGARE AI CONTRIBUENTI ITALIANI 2,5 MILIONI PER FARE UN PRESENTE AI CRIMINALI LIBICI
Roma cede “a titolo gratuito” a Tripoli dieci motovedette della Guardia costiera e due unità della Gdf.
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all’invio di 12 unità navali e a un programma di addestramento del personale per il loro utilizzo.
Un impegno economico, ha precisato il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli, “che sfiora 1,5 milioni, a fronte di un costo complessivo del provvedimento pari a circa 2,5 milioni”.
Alla Libia saranno date “a titolo gratuito” 10 motovedette “Classe 500” della Guardia costiera e due unità costiere “Classe Corrubia” della Guardia di Finanza.
Assieme alle navi, l’Italia fornirà un pacchetto di assistenza tecnica ai mezzi e di preparazione del personale
Le “Classe 500” sono delle piccole vedette costiere che in Italia sono state usate da Carabinieri e Guardia Costiera, e saranno utili di sicuro soprattutto per il pattugliamento lungo le coste libiche.
Hanno una autonomia di 200 miglia e una velocità massima di 35 nodi, vengono utilizzate in un raggio di azione di una ventina di miglia dalla costa e hanno un equipaggio composto da tre persone.
Le “Corrubia” sono invece piccoli pattugliatori di 27 metri che possono raggiungere i 43 nodi e hanno un’autonomia di 800 miglia. Con un equipaggio di 14 persone, queste navi possono operare anche a parecchie miglia dalle coste.
Assieme alle navi arriverà un programma di formazione dei marinai libici. Addestramento che si svolgerà sia in Italia sia in Libia e partirà entro una decina di giorni. Le vedette invece dovrebbero essere trasferite tutte nel porto militare di Augusta, da dove poi saranno trasportate con una nave della Marina militare fino a Tripoli.
In serata è arrivata anche la fotografia su Twitter, con tanto di posa propagandistica e ulteriore dettaglio sull’operazione: «Difesa dei confini, dalle parole ai fatti — scrive il ministro dell’Interno -. 12 unità navali oggi donate dal Governo italiano alla Guardia costiera libica: per pattugliare, soccorrere, proteggere».
Ma la cosa ha risvolti umoristici, in quanto non si tratta di una “iniziativa” che questo governo dovrebbe accreditarsi, in quanto le «donazioni» fatte alla Libia rientravano già in un piano molto più vasto realizzato dal suo predecessore Marco Minniti.
Già nello scorso anno, infatti, si parlò di una operazione ampia — costata anche 800 milioni di euro e che già scatenò fortissimi dubbi — che prevedeva la cessione alla Libia di imbarcazioni, ma anche di ambulanze, jeep, automobili, telefoni satellitari, mute da sub, bombole per l’ossigeno, binocoli diurni e notturni.
Tuttavia, Salvini sembra volersi appropriare di questa iniziativa. Non solo scorretta dal punto di vista della sostanza ma, a questo punto, anche della forma.
Ricordiamo che la Guardia Costiera libica e incriminata dall’Onu per corruzione e collusioni con gli scafisti.
E che i mezzi regalati dall’Italia non servono a “salvare” gente in procinto di annegare, visto che a bordo lo spazio è ristretto.
(da agenzie)
Leave a Reply